La maschera del demonio
- Horror
- Italia
- durata 85'
Regia di Mario Bava
Con Barbara Steele, John Richardson, Ivo Garrani, Andrea Checchi
un piccolo capolavoro che inaugurò una carriera brillante
Bava ha uno stile “artificioso”, a tratti venato di un senso surrealista della scena, che sicuramente non può lasciare indifferenti. Gli estimatori di un horror-thriller barocco, ma curato, un po’ sopra le righe e dal finale tutt’altro che accomodante non possono, però, non amare il suo cinema. Dall’esordio nel 1960 in chiave horror con “La maschera del demonio”, il regista ha saputo destreggiarsi e confrontarsi con diversi generi per affinare la sua tecnica e il suo stile, cui si è ispirato anche Argento. La scenografia è parte integrante della sceneggiatura, tanto che i manichini di “6 donne per l’assassino” fanno parte anch’essi del contesto delittuoso. Cadono, proiettano lunghe ombre inanimate nella notte, proprio quando si sa che c’è un assassino pronto a colpire di nuovo. La trama si dipana con regolarità, con tanto di colpo di scena finale, anche se dal retrogusto amaro, così come un buon giallo della Christine. A Bava piacciono i finali che piacciono a me, e questo conta ben poco d’accordo, ma è un piacere pensare a “Reazione a catena” o a “6 donne per l’assassino” stesso e alla volontà di compiere una piccola strage di massa del set (come dice il Brunetta a proposito di un altro genere) con una dose di sana e divertita ironia (quella stessa che non mancava a un altro genio: Hitchcock). Si pensi al finale del chiacchierato e criticato Diabolik e alla beffa divertita, messa in atto dal regista, che vede il criminale dalla capigliatura a punta intrappolato mortalmente ma più vivo che mai.
Regia di Mario Bava
Con Barbara Steele, John Richardson, Ivo Garrani, Andrea Checchi
un piccolo capolavoro che inaugurò una carriera brillante
Regia di Sergio Stivaletti
Con John Phillip Law, Riccardo Serventi Longhi, Elisabetta Rocchetti, Ambre Even
suspence, stile e accuratezza
Regia di Mario Bava
Con Edwige Fenech, Howard Ross, Justine Gall
non il miglior bava, ma per continuare a dare i numeri..
Regia di Mario Bava
Con Eva Bartok, Cameron Mitchell, Thomas Reiner, Arianna Gorini
perfetto. la suspence è ben dosata e il risultato non delude
Regia di Mario Bava
Con John Phillip Law, Marisa Mell, Michel Piccoli, Adolfo Celi
cambiamo genere, ma non lo stile, un pò psichedelico, beffardo e accuratissimo come sempre
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