Aldo Fittante (vedi l'ultimo numero oggi in edicola di Film Tv) ha ragioni oggettivamente sacrosante e condivisibili nel definire "la messa in scena e lo sguardo cinematografico" di Martinelli "pornografici" (il giudizio si riferisce all'ultima opera attualemte in sala, "Il mercante di pietre") e questo indipendentemente dai contenuti (comunque sempre furbescamente selezionati "ad hoc" spudorati e di comodo). Pollice verso dunque non per quello che dice (spesso i temi potrebbero persino essere interessanti se trattati davvero con il dovuto rispetto e "competenza") ma per "come" lo dice: un regista (?) che dovrebbe prima di tutto fare un bagno di umiltà, lasciare da parte vezzi e preziosismi esaperati fuori luogo e velleitari e ricostruirsi un bagaglio di credibilità attraverso uno studio attento della sintassi cinematografica ripartendo proprio dalle fondamenta, in mancanza delle quali, come si sa nessuna costruzione per quanto piena di orpelli, riesce a stare in piedi (la sua "rifinitura" attuale sarebbe forse sufficiente solo per girare qualche spot: in quel campo non dubito che potrebbe persino eccellere, visto i vezzi e i "preziosismi" inutili che lo affliggono: ci pensi seriamente, potrebbe essere questo un utile suggerimento per gli sviluppi successivi della sua carriera) e io caro Martinelli non sono "nè un critico" (il mio mestiere è un altro anche se mi diletto di "arte cinematografica"), nè tantomeno "un frustrato", semplicemente uno spettatore che avanza giuste pretese e immagina di essere capace di "guardare oltre la "vuota confezione laccata" (che per altro non è nemmeno quella sempre impeccabile), insomma uno cheavendo "masticato" cinema per tantissimi anni (non sono certamente di primo pelo) ritiene di aver acquisito adeguate conoscenze per saper discernere, come si dice... "il grano dal loglio"!!!!
Con Kim Engelbrecht, Giulio Brogi, Ciro Esposito, Lucio Allocca
Pretestuoso tentativo paratelevisivo di affrontare la superficie di un annoso pregiudizio (raziale e sportivo) realizzato con imbarazzante approssimazione: scenegg. zoppicante e inesistente tecnica cinematografica
Con Lorenzo Crespi, Gianni Cavina, Giuseppe Cederna, Giulia Boschi
E buttiamo allora sul "revisionismo storico" calvalcando l'onda!! (forse andrà meglio). Un misconosciuto episodio del nostro passato storico che necessitava di ben altra mano!! Esasperazioniformali w poco altro per tentare un impossibile avallo di "autore
Con Michel Serrault, Daniel Auteuil, Laura Morante, Jorge Perrugorría
Tabto per dimostrare che nons i è di parte (ma privegiando solo il "melodramma" e sorvolando prorio "colpevolmente" sul versante politico e sulle responsabilità governative). Retorico e a suo modo "qualunquista" (Ridateci Paolini per favore, siamo seri!!)
Con Donald Sutherland, Giancarlo Giannini, Stefania Rocca, Aisha Cerami
Ti pareva che non si volesse interessare anche del "caso Moro"? Si racconta di un lungo e meticoloso "lavoro" di ricostruzione storica, ma i risultati davvero non si vedono: deficitario sotto il profilo politico, non riesce nemmeno ad essere un Thriller c
E qui siamo arrivati davvero alla frutta, e il giudizio diventa senza appello e definitivo sulla mancanza di qualità di questo (non) regista, nonostante l'avallo di nomi importanti com Keitell (ma chi glie l'ha fatto fare?) e Abrahm
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta