Il petomane
- Commedia
- Italia
- durata 98'
Regia di Pasquale Festa Campanile
Con Ugo Tognazzi, Mariangela Melato, Vittorio Caprioli, Ricky Tognazzi
Ebbene si, il contesto mi annichilisce ogni volta. Mi stupra fugacemente, senza farsi notare, a mia quasi totale insaputa.. come accadeva in quelle pellicole pecorecce anni '70 con la Fenech o Lilli Carati in cui l'allupato di turno (studente, maggiordomo o bidello che fosse) abusava dell'avvenente protagonista approfittando del di lei stato d' assopimento. Mi son sempre chiesto come ciò potesse, verosimilmente, accadere al di fuori della finzione filmica, ma questa è un'altra storia. No, oggi ci occupiamo dell'Umanità. Fondamentalmente, dopo oltre cinquantanni di televisione, il popolo s'è bevuto il cervello fino all'ultima goccia. Bella scoperta, direte voi. Si che lo è, invece, giacchè ancor oggi sono in milioni a sostenere che lo strumento televisivo ha contribuito enormemente ad incrementare l'alfabetizzazione del paese. Bene, posso anche starci. Ha distrutto, a conti fatti, il libero arbitrio, lo spirito critico d'una nazione intera, ha allargato e slabrato i limiti del buon gusto, del decoro e dell'onestà espressiva e comunicativa. Ha rapito intere generazioni di infanti ed adolescenti, lobotomizzandoli a dovere, instillando in loro valori deteriori e bisogni indotti. Ha spaccato famiglie annientando il dialogo al loro interno. Ha prodotto miliardi di miliardi di illusioni.. no dico.. il gran-biscotto-rovagnati.. gli slogan idioti ed ipnotici della pubblicità, il roboante martellare di imperativi così vacui.. così spietatamente volgari. La tv ci ha detto, da 50 anni e più, cosa dovevamo acquistare, come dovevamo essere, a chi dovevamo dare retta. E che nessun messaggio sia 'neutro', per definizione stessa, mi par cosa pacifica. Però tutto ciò non conta.. perchè l'alfabetizzazione è dimnuita, e quindi grazie tivvù, grazie màiccbbongiorno, grazie giovanni rana e viva il confetto falqui! Cosa conta davvero..? conta sorridere, guardare al futuro con 'ottimismo' (sic), ritagliarsi spazi di serenità solipsista chiudendo gli occhi d fronte al 'brutto', 'realizzarsi' (parola orrenda, che tradisce la sua vera origine etimologica.. da 'res' = 'cosa'.. dunque 'reificarsi', farsi oggetto, target pubblicitario, supino ricettore di imput e di sollecitazioni violente) nonchè 'star bene' con se stessi (spesso fottendo il prossimo, ma questo i 'positivisti' omettono quasi sempre di dirlo). Ecco, questo Secondo VOI. Mi si permetta di dissentire, ossia d'aver frequenti dissenterie, di liquidare tutto, di espellere e d'espletare, di buttar fuori le tossine che loro-voi-l'altro-da-me-chiamate(vi)-come-vi-pare sono-siete soliti indurmi a produrre. Il valore dell'INDIGNAZIONE per il sottoscritto è, oggi è qui, non soltanto qualcosa di profondamente Giusto, ma financo di NECESSARIO. Solo che ai 'più' (a coloro i quali rabbrividiscono al solo sentirla sillabare la parola 'giusto'..) prese di coscienza come questa proprio non vanno giù. Ecco dunque l'indignazione ribattezzata 'pessimismo', o peggio, 'vittimismo'.. lo spirito critico trasformarsi in 'arroganza'.. il senso della giustizia e della lealtà ridursi a bieco 'moralismo', magari d'accatto (la locuzione 'd'accatto' fa sempre la sua porca figura, lo so per esperienza). Ma perchè starò parlando di tutto ciò..? in effetti volevo solo discorrere un po' di calcio. Quest'oggi, dopo oltre un'ora di SANTIFICAZIONE in diretta del signor moggi luciano, noto faccendiere ritenuto responsabile del compimento di numerosi illeciti sportivi (santificazione operata su canali televisivi PUBBLICI, dunque finanziata dal denaro dei contribuenti, è bene ricordarlo), accade l'impensabile: proprio sulle (solitamente parziali e reticenti) reti private, in una nota trasmissione d'approfondimento sportivo, un opinionista decide di commentare in tal maniera un focoso intervento del probo Lapo Elkann: "spesso le battute dei ricchi sono vere e proprie idiozie, ma tutti rideranno lo stesso, accogliendole come grandi verità". Costui (un tale Rossi non so cosa, giornalista) è da oggi assurto a mio eroe personale. Buon per lui. Quasi lo invidio. Dal canto mio non ho mai sprecato sorrisi per gli sprezzanti commentini dei potenti.. da Agnelli ad Andreotti, passando, in chiave decisamente minore, a 'nuove leve' quali 'il professor' Sgarbi o, che so, quel tale tracagnotto con la bandana e il maglioncino celeste sempre sulle spalle che cantava nelle navi da crociera.. vabè, ora mi sfugge il nome. Si, insomma, alle stoccate in punta di fioretto dei 'pezzi grossi' occorre rispondere riponendo il fioretto e tirando fuori la calibro 9. E' l'unico modo per spiazzarli. Come bud spencer che prende a sganassoni il karateka che tanto s'agitava in fumose coreografie. Dimenarsi non serve. Il denaro E' male. La televisione E' male. L'aggressione militare di stati sovrani E' male, pure se son popolati da barbari col turbante che schiavizzano le loro donne.. io pure c'ho il vicino che alza la voce con la moglie, ma se vado a sfondargli la porta per insegnargli il bòn tòn, fregandomi - già che ci sto - tutta la sua argenteria ed uccidendogli 'per sbaglio' le figlie, beh.. lui probabilmente mi sfonda qualcos'altro.. e fa pure bene. Per questo il sottoscritto, che pure non rifiuta dogmaticamente gli atti di 'violenza politica' accompagnati da un disegno progettuale complessivo, storcerà sempre il naso di fronte alle 'missioni di pace' a suon di raid missilistici sui civili. Nonostante a sponsorizzarle sia, oggi e qui, questa vomitevole 'sinistra' che mi vergogno profondamente d'aver eletto (e che goduria se cadesse il governo-proNi proprio sul voto alla missione militare.. lì me la godrei d brutto). Senza contare che, motivazioni ideali a parte, il simpatico invio di 'truppe di pace' in Libano (leggasi missione di guerra immotivata, incostituzionale e servilmente svolta per conto dei 'padroni' yankee) costerà al paese, dunque ai contribuenti, alias pure A ME che non ho mai fatto neanche a cazzotti, una cosa come 300 miliardi di euro.. che in lettere si scrive TRECENTO-MILIARDI-DI-EURO.. che per chi non è tanto avvezzo al far di conto o, alternativamente, è un fan di bonolis (non che le due cose non possano coincidere, anzi..) si chiamano SEICENTOMILA MILIARDI 'del vecchio conio'.. in pratica l'equivalente del debito pubblico di una dozzina di paesi mediamente sviluppati. Trecento miliardi di euro per andare a fare la guerra al guinzaglio del signor bush.. per poter poi piangere lacrime d coccodrillo ai primi 'bravi ragazzi italiani' che salteranno in aria.. per poter vivere in eterno con l'angoscia di inevitabili ritorsioni che prima o dopo ci toccherà subire 'a casa nostra'.. per poterci sorbire in tutta tranquillità altri seicentomila servizi di 'studio aperto' in cui ci si vuol convincere che gli arabi tutti, facinorosi e violenti per dna, odiano le donne, ammazzano le loro stesse figlie, detestano gli animali domestici (sic) e sono dunque, a conti fatti, una civiltà inferiore, una minaccia, qualcosa da temere e da annientare.. Trecento miliardi spesi bene, insomma, per dimostrare a noi stessi, per la trecentomiliardesima volta, quali inimmaginabili, sconfinate vette può raggiungere l'umana idiozia. E quanto ama abbellirsi.
Regia di Pasquale Festa Campanile
Con Ugo Tognazzi, Mariangela Melato, Vittorio Caprioli, Ricky Tognazzi
Titolo originale Killer's Playlist
Regia di Carlo Ausino
Con George Hilton, Emanuel Cannarsa, Patrizia Giangrand, Lucia Valenti
Titolo originale Sometimes They Come Back
Regia di Tom McLoughlin
Con Tim Matheson, Brooke Adams, Robert Rusler
Il che, a molti, proprio non va giù.
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