The City of Violence
- Thriller
- Corea del Sud
- durata 92'
Titolo originale Jjakpae
Regia di Ryoo Seung-wan
Con Jung Doo-hong , Ahn Jae-mo, Ahn Kil-Kang, Jeong Seok-yong, Jo Deok-hyeon
Venezia 63. Personalmente, e parlo da novellino assoluto, una bella esperienza, nel bene e nel male. Ecco, perchè anche le cose "brutte" alla fine fanno capire un po' di cosucce. 38 i film visionati. Bella vita, si dirà, la cui sola preoccupazione è alzarsi, mangiare qualcosa e andare in sala. Certo, è bella vita per un cinefilo. Ma non tutto è all'acqua di rose, figurarsi. Si pensa che il cosiddetto "pubblico" sia più avvantaggiato degli "accreditati". Ed in effetti è assolutamente così, comprato il biglietto si ha la certezza assoluta di vedere il film: è un ottimo punto di partenza. Però fa una certa rabbia non poter assistere a certi film perchè non esistono repliche: è il caso di "Bobby", ad esempio, e anche del film che ha vinto, Still Life. Ma ancora più brutta è la faccenda di "INLAND EMPIRE": che senso ha fare una sola proiezione per il pubblico, quando si sa (e ditemi il contrario) che Lynch è amatissimo e il pubblico vuole vedere, se ne ha una possibilità, il suo nuovo film? Come minimo ci volevano cinque repliche. Chissà, forse è lo stesso Lynch che ha voluto solo una proiezione per il pubblico, forse per mantenere l'aura di mistero (!!??), e allora mi ritiro tutto quello che ho detto: ma non credo proprio che l'idea sia sua... Senza contare che, comunque, il pubblico per vedersi un bel po' di film deve sborsare un sacco di palanche: sotto gli 8 euro non si scende mai, con punte di 38 euro. La media di un biglietto quindi si aggira sui 15 euro. Si è poi parlato molto di questi benedetti ritardi delle proiezioni. Facciamo un paio di esempi. "When the leeves broke" di Spike Lee, Sala Grande, ore 10.00; film diviso in 4 atti. Si inizia in ritardo, e pazienza. Ma perchè, finito il secondo atto, parte improvvisamente il quarto? Pazienza, un errore, siamo umani e capita. Ma così si fa iniziare in ritardo la proiezione dopo, e via dicendo, e se ci saranno altri "errori umani" le proiezioni successive saranno tutte tutte tutte sfasate e non di poco. Altro esempio: replica (non in programmazione, ma comunque segnalata con preavviso) di "Children of men", Sala Grande, ore 09.00. Ritardo di 20 minuti. Perchè? Scusa: sono in corso le pulizie. Ed invece si viene a scoprire che il proiettore non è adatto. Ma è mai possibile? Queste cose fanno saltare l'ebola sul serio, perchè gli spettatori, comunque sia, si sono fatti un programma con orari e coincidenze di vari film e se un film è in ritardo quel programma rischia di scoppiare: e se ciò succede ad una persona che ha pagato già i biglietti (perchè si possono comprare dal giorno prima), che succede? E poi ci si lamenta che il cast di "The Black Dahlia" è arrivato in ritardo in passerella. E anche qui le scuse che si sono tirate in ballo sono cadute sugli attori, soprattutto sulla Johansson: ma circolano voci (ambasciator non porta pena) che la colpa fosse dell'organizzazione del Festival... Bene, e dopo questo mini-resoconto di un po' di cosucce che non andavano al Festival, parliamo dei protagonisti, giustamente: i film. Molto cinema orientale (globalmente mi aspettavo un livello più alto, sono sincero), alcune rivelazioni, alcune belle delusioni. Come di consueto. E allora diamo i voti a queste pellicole. /In concorso: The Black Dahlia 8, Hollywoodland 5, Sang Sattawat 4, Daratt 7, Zwartboek 7.5, The Queen 8.5, Private fears in public places 8.5, Paprika 7.5, The Fountain 6, Fallen (Falling) 5.5, Children of men 8, Hei Yanquan 8, La stella che non c'è 8, L'intouchable 3, Ejforija 5, Exiled 8, Quei loro incontri 1, Nue propriètè 7.5, Nuovomondo 8.5, Mushishi 5. / Fuori concorso e Mezzanotte: Quelques jours en Septembre 6, Jakpae (The city of violence) 9, World Trade Center 1, Yeyan (The banquet) 7, Gedo senki 7, Sakebi - Retribution 6, Devil wears Prada 7. /Orizzonti: The U.S. vs. John Lennon 7, Infamous 7.5, When the Leeves Broke 8, The hottest state 6, Suely in the sky 7, Non prendere impegni stas. 3, Tachiguishi Retsuden 6, Mabei shang de fating 7, Svobodnoe plavanie 5, Koorogi (Crickets) 6. E l'unico della serie "Storia segreta del cinema russo" che abbia visto: Cirk 9 (cinematograficamente parlando!).
Titolo originale Jjakpae
Regia di Ryoo Seung-wan
Con Jung Doo-hong , Ahn Jae-mo, Ahn Kil-Kang, Jeong Seok-yong, Jo Deok-hyeon
Titolo originale The Queen
Regia di Stephen Frears
Con Helen Mirren, Michael Sheen, James Cromwell, Sylvia Syms
Titolo originale Petites peurs partagées
Regia di Alain Resnais
Con Sabine Azéma, Lambert Wilson, André Dussollier, Isabelle Carré, Laura Morante
O "Private fears in public places", o "Coeurs"...
Regia di Emanuele Crialese
Con Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Francesco Casisa, Ernesto Mahieux
Titolo originale Hey Yanquan
Regia di Tsai Ming-liang
Con Lee Kang-sheng, Chen Shiang-chyi, Norman Atun
Titolo originale Children of Men
Regia di Alfonso Cuarón
Con Clive Owen, Julianne Moore, Michael Caine, Chiwetel Ejiofor, Charlie Hunnam
... e "The Black Dahlia", "La stella che non c'è", "Exiled". E i film che non ho potuto vedere e che credo mi sarebbero piaciuti: ovviamente "INLAND EMPIRE", "Bobby" e "Still life".
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