Continuo a vedere i solitari fili d'erba muoversi accanto ai corpi di Paul Rudd e Amo Gulinello.Ma quello che mi è entrato dentro è il muro bianco fissato da Jennifer Aniston, e forse è l'unica cosa che resterà.
Ho i mezzi per ricompensare l'aridità ordinaria.Naomi Watts aveva inverosimili,misteriosi "presagi-verità" ,regalati però solo all'immaginazione.Quella a uso e consumo di tutti.
Da un po' di tempo vivo,e da quel giorno mi assottiglio,come se mi avessero succhiato il sangue da dentro.Un sangue in parte restituito dalle muscolose ombre verdi di Rupert Graves.
Tra le mani,ripiegate nel petto,tenevo la sua fragranza acuta e virginea.Ma nonostante tutto vinceva come al suo solito il bagliore cupo,pensante di un'abitatore morto.
Il gioco prosegue,e intanto l'oscurità avvolge sempre più fitta il quartiere e le sue persone.Mi dicono che c'è ancora abbastanza luce,ma io sono stanco e non posso vederla.Lynch è imperscrutibile,perfino per il più astuto grido.
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