Il pruriginoso incombere della Bella Stagione. Dicono. Ecco, io ho sempre immaginato l'autunno rassomigliante a Tilda Swinton, l'inverno a James Dean, la primavera a Marylin Monroe.. ma l'estate? non so, a me per il momento viene in mente John Candy. Bella stagione, dicono. E sì che solitamente certe esegesi metereologiche non tradiscono. Non quanto dovrebbero, almeno. Non quanto sarebbe giusto attendersi. La risata è un morbo non curabile che scandisce gli attimi di quiete e li veste da Pierròt, così lei si fa bella. E lascia al resto del tempo un inconsolabile e spento senso di fame, di disequilibrio. Di morte, a conti fatti.
Sullo zigomo sinistro del Signor Stiller crescono, silenti, gru ninfomani ed apprendisti zampognari yiddish. Mi paiono ottime ragioni per disertare un dopocena in centro.
La Banalità crebbe, divenne spugna, ed assorbì il Contesto. Quest'ultimo provò pure a contestare, ma rimase inascoltato. Poi Cameratismo e Dejavù danzarono febbrilmente in un Luogo assai Comune. Alchè "Sideways" venne candidato a diversi premi oscar.
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