LA SINUOSA NINFA ERA PLACIDAMENTE DISTESA SU QUELL’ONDEGGIANTE ESTENSIONE D’ACQUA CHE RISPECCHIAVA PIÙ CHE FEDELMENTE IL BLU ASSOLUTO DEL CIELO, LASCIANDOSI PIGRAMENTE TRASPORTARE A BRACCIA APERTE DAI FLUTTI QUASI A VOLER RENDERE ANCORA PIÙ INDIFESO QUEL SUO CORPO LIBERAMENTE ESPOSTO A VOGLIOSI SGUARDI ESTRANEI CHE APPARIVANO D’ALTRONDE DI IPOTETICO PASSAGGIO, DATO IL CARATTERE ESTREMAMENTE ONIRICO ED ESCLUSIVO DELL’IMMAGINE IN QUESTIONE. CERCAI ALLORA CON TUTTE LE MIE FORZE, MALGRADO UN ACUTO STATO DI SOMMOVIMENTO INTERIORE A LIVELLO EMOZIONALE, DI VOLGERE ALTROVE LO SGUARDO PER NON VIOLARE LA SUA VERGINALE NUDITÀ MA I MIEI OCCHI RESTARONO LETTERALMENTE INCOLLATI A QUELLA VISIONE CHE NON SEMBRAVA MINIMAMENTE RIVESTIRE I METAFORICI PANNI DELLA MIA CONSUETA GRIGIA QUOTIDIANITÀ. MA MI PARVE SOLTANTO UN ATTIMO DOPO DI INTRAVEDERE, COME IN UN EFFETTO FOTOGRAFICO DI SOVRAPPOSIZIONE, LE VETRATE DI UN PALAZZO CHE ANDAVANO RISUCCHIANDO AL SUO INTERNO QUELLA FLESSUOSA NINFA COME IN UNA DISSOLVENZA INCROCIATA A CARATTERE QUASI ISTANTANEO. ED IN UN BATTITO D’ALI RIMASE SOLTANTO LA NUDA REALTÀ METROPOLITANA A FARMI INDESIDERATA COMPAGNIA.
Titolo originale L'eau froide
Regia di Olivier Assayas
Con Virginie Ledoyen, Cyprien Fouquet, Laszlo Szabo, Jean-Pierre Daroussin
Squarci di vite frammentate da precarietà congenite che si accendono con sempre più sporadica intermittenza al suono scat di primavere vivaldiane rivitalizzate a tempo di swing, sorprese a volte a meditare su sé stesse e sui propri languorosi rancori.
Titolo originale L'eau froide
Regia di Olivier Assayas
Con Virginie Ledoyen, Cyprien Fouquet, Laszlo Szabo, Jean-Pierre Daroussin
Fuga. Quale alternativa attendibile ad una vita inerte che raffredda le coscienze con la sua fragilità, spingendo ad atti di ribellione fine a sé stessa e ad un presunto allentamento delle torsioni interiori.
Titolo originale L'eau froide
Regia di Olivier Assayas
Con Virginie Ledoyen, Cyprien Fouquet, Laszlo Szabo, Jean-Pierre Daroussin
Fuga da tutti e da nessuno, come panacea purificatrice di tutti i mali dell’anima, con deviazioni improvvise e soltanto una pagina bianca cui rispecchiarsi al rumore amico dell’acqua fredda che scorre via inquieta.
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