Sbatti il mostro in prima pagina
- Drammatico
- Italia
- durata 93'
Regia di Marco Bellocchio
Con Gian Maria Volonté, Fabio Garriba, Carla Tatò, Laura Betti
Trovo davvero assurdo questo accanimento mediatico contro il movimento dei 'disobbedienti' italiani.. certo, un gruppuscolo esiguo di militanti sabato mattina ha infranto una vetrina d'un mcdonald e lanciato sassi alla polizia... e allora?? scopriamo oggi l'esistenza di forme di PROTESTA anche violente? il problema è che ogni azione politica andrebbe CONTESTUALIZZATA.. la violenza insita nella distruzione d'una vetrina d'un mcdonald o di un istituto di credito, lungi dall'esser fine a se stessa, è una violenza fortemente SIMBOLICA.. è un atto POLITICO, non finalizzato all'offesa od all'eliminazione fisica di altri esseri viventi.. è un GESTO, un simbolo, per l'appunto, una manifestazione estrema di disagio. Contestualizzarla nel clima sociale e politico dell'italia di oggi significa sforzarsi di capirne le ragioni e gli effetti. Già perchè in un paese in piena emergenza democratica, dove libertà d'espressione, stato sociale, separazione dei poteri, uguaglianza tra cittadini, rispetto delle leggi e diritti basilari dell'individuo vengono quotidianamente calpestati e negati proprio da chi dovrebbe garantirli, beh.. in una simile situazione la PROTESTA, anche simbolicamente 'violenta', è non solo giustificabile, ma necessaria. Ogni battaglia sociale, da sempre, s'è combattuta con una molteplicità di strumenti, di volta in volta adatti (od adattabili) alle circostanze 'ambientali' (e non intendo riferirmi al clima..) che facevano da sfondo alla protesta stessa, e dunque alla relativa istanza di mutamento sociale. Forse che la violenza usata durante la Rivoluzione Francese fosse ingiusta e condannabile in senso assoluto?? forse che la resistenza (anche violenta) dei partigiani durante il nazi-fascismo fosse da giudicarsi storicamente esecrabile?? nossignori.. la verità è che in ipotesi estreme di resistenza da un'oppressione (sia essa militare, politica, mediatica o financo 'culturale'), l'utilizzo di forme PROPORZIONATE di violenza politica è certamente accettabile. E poi, diciamocelo, a 'buscarle' son sempre stati i manifestanti.. ragazzi neanche ventenni armati tuttalpiù di pietre, illusioni ed incoscienza.. contro manipoli di centinaia di gendarmi ben bardati con caschi, scudi, manganelli, lacrimogeni e, all'occorrenza, proiettili VERI. Di quelli che uccidono. Altro che il siùr cummènda, gestore del mcdonald in centro, che avrà la scocciatura di dover rifare la vetrina (peraltro pagata dall'assicurazione). Le multinazionali fanno migliaia di morti ogni giorno. Le politiche economiche e monetarie di u.s.a. ed Europa idem. La guerra 'giusta' ed infinita che gli americani combattono, da sempre, contro tutto-l'universo-conosciuto ha fatto vittime a milioni (senza contar gli indiani..). Il resto delle morti sul pianeta (per cancri, psicopatie, indigenza, epidemìe, droghe, atti criminosi o perfino incidenti stradali) son causate dall'unico, vero, Nemico invincibile e comune a tutti noi: il Modello di Vita Occidentale, con la sua disumanizzante, sorda compulsione tecnocratica ed il sovvertimento etico che da sempre porta con sè. Eccovela la VERA minaccia, cari i miei illusi con le nike ai piedi e la coscienza sporca. Non i 'disobbedienti' di francesco caruso.
Regia di Marco Bellocchio
Con Gian Maria Volonté, Fabio Garriba, Carla Tatò, Laura Betti
Regia di Umberto Lenzi
Con Martine Brochard, John Richardson, Ines Pellegrini, Andres Mejuto, Mirta Miller
Titolo originale Lightning in a Bottle
Regia di Jeff Kwitny
Con Linda Carter, Dee Wallace Stone, Martin Kove
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