COMMEDIE UMANE D’OGNI SORTA, TESE A RUBARCI SORRISI SPONTANEI, FORZATI, SINCERI, ISTINTIVI, IMMEDIATI, ARTEFATTI A SECONDA DEI NOSTRI STATI D’ANIMO DEL MOMENTO. UN VENTAGLIO DI SITUAZIONI E DI INTRECCI CONSIGLIABILE PER OGNI TIPO DI ESIGENZA E PER TUTTE LE ETA’...........
Fastidiosi paradossi spazio-temporali che soltanto la forza di un amore in grado di smuovere le montagne riuscirà a far dissolvere come neve al sole, da considerare forse come espedienti di comodo per scavare a fondo nell’anima dell’uomo onde osservare bonariamente quanto di positivo (e di negativo) risiede realmente al suo interno......
Antieroi del mondo contemporaneo propensi a calarsi quasi con nonchalance in un divertente gioco delle parti, mettendo generosamente in piazza i loro tic, le loro manie, le loro piccole perversioni in un continuo rimescolamento di carte, destreggiandosi alla meno peggio in un disarmonico ordine delle cose che attende con malcelata impazienza di essere posto nuovamente nel suo giusto equilibrio....... Personaggi che sembrano vivere di vita propria, muovendosi sulla scena in modo vivo e reale, dotati di spontaneità e freschezza, grazie anche ad una serie di situazioni improvvisate sul momento, e nel bel mezzo il ladro di baci, uno spirito guascone pervaso dalla febbre di libertà, colto a scorazzare in lungo ed in largo tra gli insidiosi meandri della vita............ Spiagge affollate, (mini)conflitti generazionali, amorini adolescenziali appena abbozzati, con generoso dispiego di variopinti costumi da bagno: una commedia scacciapensieri, tutta incentrata sulle grazie ancora acerbe di Marie Gillain e sull’indiscusso mestiere del “pancione” Depardieu, che qui si divertono come matti a sgomitarsi (si fa per dire) ed a sbracciarsi negli improbabili ruoli di padre e figlia..... Contrasti e situazioni conflittuali di pretta marca familiare, sempre nell’ambito di una evidente incapacità comunicazionale portata ai suoi massimi eccessi che contribuisce a far slittare i toni leggeri di commedia dolceamara in un inedito territorio drammatico, non privo di asperità ed angolature spigolose peraltro affrontate grazie ad un’ottima dose di coinvolgimento emozionale da parte della solita Winona....... Invasive formosità trionfanti a base di smagliature cutaneee e di tessuti adiposi esibita da una cerchia di presenze femminili indotte da un residuo lampo d’orgoglio a farsi vanto della loro “diversità” corporea, in contrasto stridente con il trend modaiolo vigente che impone un tipo di femminilità imperante a base di strutture snelle e curvacee inguainate in taglie da quaranta in giù...... Permalosismi, ripicche, baruffe verbali ed atteggiamenti sussiegosi, dubbie amicizie tra esseri di sesso opposto che danno vita a gragnuole di battute folgoranti, talvolta argute e frizzanti, talvolta pungenti ed intinte in una infinitesimale punta di curaro, con la controparte femminile a metà strada tra una “femme fatale” prodiga di estemporanei orgasmi simulati (al ristorante) ed una “ragazza acqua e sapone” decisamente attraente, anzi “fidanzatina d’America”.
Commedia a sfondo psicologico? Tentativo d’innesto di una feconda vena fantastica in un genere per sua stessa natura poco propenso a voli pindarici di sorta? Ipotetico saggio psicoanalitico sulle potenzialità insite nell’individuo a sua stessa insaputa?
Con Marie Rivière, Béatrice Romand, Alain Libolt, Didier Sandre, Alexia Portal
Situazioni apparentemente fotoromanzate ma in effetti intrise di pungenti riflessioni sulla labilità dei sentimenti e sull’instabilità di esistenze sommerse in una dorata solitudine, che vivono problemi sentimentali dell’età matura con animo d’adolescente
Con Jean-Pierre Léaud, Delphine Seyrig, Michael Lonsdale, Claude Jade, Daniel Ceccaldi
In streaming su Apple TV
Frammenti di commedia della vita che si amalgamano come per miracolo in un insieme organico, in una perfetta sintesi narrativa caratterizzata da una dinamicità di movimento e da uno spiccato senso del ritmo.
Presa di coscienza di un padre di fronte ad una figlia che si scrolla definitivamente di dosso l’appellativo di “bambina”, apprestandosi a vivere le sue prime esperienze amorose tipiche dell’adolescenza.
Una Winona Ryder che nel finale, dopo la sua trasformazione da crisalide in farfalla, sfodera tutta le sue innate doti di interprete drammatica lasciate a decantare fino a quel momento, fornendo una prova di intenso spessore emotivo.
Con America Ferrera, Lupe Ontiveros, George Lopez, Ingrid Oliu, Brian Sites
Proprio vero:le donne vere hanno le curve evidenziate da abiti da seicento dollari cuciti dalle donne false per venticinque dollari, grazie alla grande industria manifatturiera che fiorisce e prospera sullo sfruttamento della mano d’opera locale.
Una splendida Meg che spazia da un’espressione d’intensa goduria lussuriosa conseguente ad un particolarissimo “one night stand” alle innumerevoli imbronciature “rimbrottose” spesso sostituite da radiosi sorrisetti di cortese condiscendenza.
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