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C'ERA UNA VOLTA L'ITALIA..e ora?
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C'ERA UNA VOLTA L'ITALIA..e ora?

Difficile intravedere spiragli di luce (la solita comunista!) in quanto sta accadendo nel nostro paese. In prossimità delle elezioni, il leader uscente (da dove?!..mi trattengo!), capo indiscusso del bel paese ha pensato bene di fare qualche modifica al sistema elettorale italiano. Si torna a parlare di tradizione, si parla di una necessità (di chi? Mia? NO! Sua e soltanto sua!) e di un atto democratico. Ma cosa vuol dire democrazia nel nostro paese? Me lo chiedo e me lo richiedo..innanzi tutto significa che, x ora, posso ancora parlare liberamente, ma dal punto di vista politico c’è ben poco di democratico. Altra domanda che mi tormenta in questi giorni: cosa significa stato laico? L’Italia è uno stato laico, invece, ora più che mai, si mettono in discussione libertà individuali. Ha suscitato ORRORE la proposta di Prodi sulle coppie di fatto, proposta che non era allargata ai gay (considerati il male in persona!), ma riguardava soltanto le coppie che hanno scelto di non sposarsi. Si possono forse mettere in discussione le scelte personali di ciascun individuo? È forse giusto che chi non crede nel matrimonio, non vuole sposarsi non debba essere tutelato? E pazienza se a farne le spese è chi sceglie di non sottoscrivere un contratto che sancisca l’amore tra due persone, ma si pensa mai ai figli di questi? Ah, giusto, che se la prendano con i gentiri! È così triste, fonte di una crescente demotivazione generale a partecipare alla res publica, vedere che, come durante l’Inquisizione, si demonizzano le nuove idee aperte alla modernità e al passo coi cambiamenti sociali. Tutto ciò, ed è solamente un breve riassunto di quanto orrore ci circondi, mi impensierisce, giungo a dubitare delle nostre libertà, dei valori della nostra società, prigioniera ora più di sempre di fanatismi esasperati, religiosi e politici. Mi schifa che, la nostra, sia una falsa libertà che ci permette di esprimere un parere, un’opinione..a che serve? In fondo c’è già chi decide per noi, chi non vuole ascoltare e guardarsi attorno per vedere come sta chi sta peggio. Si ride, si scherza, si fa polemica, si prende in giro il premier, raccontiamo le barzellette che lui stesso mette in giro, ma poi, seriamente, se ci fermiamo a riflettere un pò, ci accorgiamo che il declino è lento. Doloroso, a volte. L’indifferenza regna, la critico, ma posso capire che molti che avevano contribuito a fare qualcosa di buono, delusi se ne stiano in disparte e subiscano in silenzio. ah, dimenticavo, libertà è anche non avere il telefono sotto controllo..che paura, quanti segreti nella vita dell'italiano medio..e poi immagino la fila dei giornalisti del corriere x pubblicare le conversazioni di un marito cornificante con l'amante..quelle sì che erano il vero obietteivo delle indagini! e comunque, tranquilli! se si è nei guai, o si ha la coscienza sporca x qualche fattaccio, ci pensano le autorità a chiedere il permesso per spiare le chiamate!..sì, è vero, è il Bel Paese, ma anche il paese dei balocchi o della cuccagna..

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Lo stato delle cose

  • Drammatico
  • Germania
  • durata 120'

Titolo originale Der Stand der Dinge

Regia di Wim Wenders

Con Patrick Bauchau, Viva Auder, Samuel Fuller, Allen Goorwitz, Paul Getty III

Lo stato delle cose

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