Ora, una volta per tutte, libero di esercitare il mio diletto, scrivo e scribacchio. E da JIMMY DEAN quale sono voglio, finalmente, fare chiarezza. La mia adolescenza? Come Carmelo Bene, io non nacqui, fui dall'inizio, il che è di suo un problema. Ma andiamo con ordine, che a dare retta agli altri si finisce con l'impazzire. Qui si faranno nomi e cognomi? Ci sveleremo? Sveniremo? Può darsi. La mia adolescenza, o presunta tale, come tale fu la mia infanzia, e come tale, sarà il mio proseguimento, essendo io NON NATO e dunque NON ESSENDO. Dicevamo. Ah di poveri mentecatti è contrassegnata la vita di molti. Arguisco con farfallesca boria? E' OVVIO. Fa parte di me. Ora, diciamo le cose come stanno, non arzigogoliamo, non, come direbbe Totò, GONGOLIAMO. Che non mi piacciono le vongole. Starnutisco. Alle volte, molto raramente, annuisco. Spesso mi nego, molte volte. Spesso mi celo. Qui voglio svelare le carte, da JOKER, quale sono. In molte mie opinioni viene fatto il nome di GIANGI. Chi è costui? Chi ne possiede la nomea? O meglio dire NOMIGNOLO? Il GIANGI, appellativo coniato da studenti del liceo Minghetti e poi attribuitogli per somiglianza con un altro precedente GIANGI, è ragazzo molto fragile. Molto circuibile. Detto francamente è un metallaro che non ha mai messo in pratica la TEORIA. Di suo è un metallaro, nell'anima, me lo dicono i suoi comportamenti, i suoi gusti, il suo Spirito. Ma nell'agire, e qui pecca, si rivela borghese. Ascoltatore di RAF, fautore di una mentalità DonAbbondiana, è un NEUTRALE. Della serie: VIVI & LASCIA VIVERE. Gli hanno trasmesso parecchie paranoie sul sottoscritto e lui, SPUGNA ASSORBENTE, deve averle passivamente accettate, anzi ha ceduto e si è convinto delle corbellerie sul mio conto. Il suo amico, il dolce menestrello GIACOMO, è ragazzo anch'egli molto confuso, perso tra deliri "notte senza fine", voglia di solarità e slanci ermetici. Della serie: tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare. Lui è la barca. Alcuni anni fa, non ricordo esattamente quanti (tanto per citare il mio collega fidatissimo ISMAELE di MELVILLIANA memoria, da non confondere con l'omonimo regista di polar) il tale, suddetto GIACOMO si convinse che io soffra di una malattia mentale definita SCHIZOFRENIA. E' uno di quegli adolescenti, fase che mai attraversai in quanto già oltre e quindi indietro oppure avanti, che si fissano, si creano sospetti sulle persone e si accaniscono finché la persona, innervosita, non SCOPPIA, soddisfando la sua fantasia. Col sottoscritto si comportò in tali termini. Cercò di nevrotizzarmi e sullo svolgersi dei fatti che occorsero (diciamo quasi SOCCORSERO) ne è oramai informato l'intero sito. Una volta, mentre passeggiavo "tranquillo-andante" per le vie del Centro, origliai una conversazione fra lui ed il GIANGI. Del tipo: GIACOMO: "secondo me Stefano è schizofrenico". Il GIANGI, ragazzo intelligente dicevamo, ma molto insicuro: "no, ma che dici. E' solo molto giù di morale, stordito. Non sa cosa vuole dalla vita". GIACOMO: "no, hai visto il suo sguardo? E' vuoto. Non parla più, secondo me è fuori di senno". Il GIANGI: "smettila dai" GIACOMO: "sono convinto che sia così". Della compagnia faceva parte il capobanda, lui si crede Michael Beck di THE WARRIORS. Riservo forti dubbi in merito. Cmq dicevamo: il suo nome è MATTEO, fu lui a portare le mie telefonate inkazzate alla polizia. Lui che accumulò prove capziose per incastrarmi, spinto dal fratello, il GIACOMO, perso nella sua fantasticheria nei miei riguardi. Che col GIACOMO non ci sia andato leggero lo ammetto, lo confesso. Mi costituisco. Dopo tutte le stronzate che stava fantasticando sulla mia mente avrei dovuto prenderlo a pugni. Sedarlo con un calcio alla Vandamme. Ma soprassediamo. Che sia sempre molto giù di corda è conclamato, non spenderei ore in Internet a fare sfoggio del mio scibile cinematografico. Lo faccio gratis et amore. E anche un po' per noia. Lo dico? Sì, lo affermo. Scusate c'è il cellulare che squilla, trilla, "trombeggia". Vado a rispondere... 5 min dopo Eccomi qua, torniamo a noi. Chiarezza è stata fatta, domani parto per il Lido, augurandomi di trovare WALTZINGMATILDA che spesso mi dileggia. ALEGGIA? No, di suo è sempre molto "material girl", similMADONNA. Incontrerò GEORGE PAL, genietto precoce? Il signor Z m'inviterà nuovamente dietro l'Hotel Excelsior a mo' di C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA? Quello fu il nostro primo incontro. Ancor oggi, a 2 anni di distanza, ne rimembro la dolce ebbrezza-bellezza. Z è un bell'uomo, i miei gusti sessuali propendono altrove, in direzioni opposte, ma Z è uomo dal fascino "imprigionante". Sa persuaderti, irredirti, e renderti suo oggetto. State attenti. E' l'uomo che ogni donna vorrebbe e che ogni uomo desidera. E' l'uomo dei desideri. Al contrario di me che sono L'UOMO DEI SOGNI. L'indomani mi sveglio, anzi mi sveglio, essendo già OGGI. FELICE FESTIVAL cari amici. E con fare sinuoso, scivolo dentro le coperte. STEFANO FALOTICO