La città del sole
- Biografico
- Italia
- durata 84'
Regia di Gianni Amelio
Con Giulio Brogi, Daniel Sherrill, Umberto Spadaro, Bedy Moratti, Giancarlo Palermo
Dopo la questione IL MIO PALAZZO... la questione LA MIA CITTA'. Nella mia città, posto assai stupido e qualunquista, non c'è verso di entrare in quelle teste, sono dei muli e ti raccapriccia la loro ciccia. Sanno solo mangiare prosciutto e mortadella, innaffiarsi di "beltà" e "struscicarsi". Dai miei 16 anni in poi la mia vita è stata ciò che volevo, libertà assoluta, me ne sono fottutto alla grande delle regole, a costo di venire frainteso. Chiariamoci, fissiamoci nelle palle degli occhi, sono testardi, non vogliono capire, ottusi come una vedova che non la smette di andare in chiesa. E' più forte di loro, in quelle teste passa solo della polvere e non è nemmeno buona per sparare. Vorresti che si sparassero una buona volta, che mettessero a tacere quelle bocche-fogna, quell'alito vomitevole e cattivo, ma amaramente devi guardarli sconsolato, sai che il Mondo è uno schifo, non avresti visto TAXI DRIVER a 13 anni, avresti idolatrato Hilary Duff, saresti stato un tipo alla Kate Hudson, un FIOCCOman ligio al dovere di bravo ragazzino PUCCI PUCCI. Un PAPUS di qualità, un totale, 360 gradi d'idiozia da amare. Perfettino, "adattato", conforme alla pragmatica, ipocrita, moralista e Mucciniano, una statua di zucchero filato da esibire in piazza da Magalli. Con tutti gli sguardi che ti annusano. Cazzo, vorrei essere un idiota per un istante, per provare il senso pneumatico del vuoto. Invece la NAUSEA è il mio peccato preferito, me la scopo notte e dì, me la ingoio e la digerisco con potenti getti d'aria. Fuoriescono a iosa, potresti far volare una mongolfiera per un giorno intero. Solo aria di pancia, di purissima qualità. Ah che aerofagico splendore. Un botto e via, passa il gonfiore. Un botto e via, è un peto di gran clamore. Un botto e via, che suono abrasivo. Ah, questo è un suono che stona, un suono che sporca le coscienze che (si) trattengono. Un botto senza freni, libero e giocoso come un aereo che romba. Un bel botto. Eh sì, la mia città merita tonanti scoregge. E' una città che va punita. Se penso alla gente che ho incontrato mi viene il disgusto, l'atroce verità che appare. Ho frequentato degli idioti di gran livello. E mi va di sbertucciarli, di darvi il manuale d'istruzioni, così che voi sappiate chi potreste incrociare. Gente squallida, da sputare in viso. Eh sì, senza peli sulla lingua li sputtaniamo ben benino. Li mettiamo sulla piastra col rosmarino. Al primo posto naturalmente l'idiot per eccellenza. Il capo degli imbecilli. Tale MATTEO, un PAPUS che si crede chissàchi, un fenomeno della mediocrità che, pensate voi, voleva perfino arrestarmi. A tale omuncolo dal cervello di babbuino consigliamo una gita in barca, fra le sacre sponde di Zacinto, a trovare il corpo esanime del fratellino. Che come il GIOVANNI inizia per G. Ricordate: a tutti i moralisti-ipocriti consiglio sempre BALSAMO NOCCIOLA, lascia i capelli così come sono. E certa gente, quella di Bologna, inanzitutto meriterebbe una bella lavata di testa. I ragazzetti che facciano i ragazzetti, i GENIUS sono altrove ed è giusto che rimangano. Non voglio partecipare al loro pranzo, addentare i lor cibi. Tanto insipidi che mi vien voglia di cucinare.
Regia di Gianni Amelio
Con Giulio Brogi, Daniel Sherrill, Umberto Spadaro, Bedy Moratti, Giancarlo Palermo
Regia di Mario Costa
Con Giacomo Rondinella, Maria Fiore, Nadia Gray, Tina Pica, Giovanni Grasso, Carlo Romano
Regia di Vittorio De Sisti
Con Carmen Villani, Francesco Mulè, Vincenzo Crocitti, Josele Roman, Maria Luisa Ponte
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