Il talento del regista nel settore dei musical è indiscusso e universalmente riconosciuto: là risiedono i suoi capolavori assoluti... ma ugualmete significative e degne di attenzione quelle indimenticabili "pause" nella commedia e nel dramma (o nel melodramma)
Con Frank Sinatra, Dean Martin, Shirley MacLaine, Martha Hyer
Sintesi perfetta di melodramma e introspezione psicologica. Passionale e disilluso con un personaggio femminile reso indimenticabile dalla Mac Laine e un finale da urlo.
Con Lana Turner, Kirk Douglas, Walter Pidgeon, Dick Powell, Gloria Grahame, Barry Sullivan
Spietato ritratto di un uomo e del mondo che lo circonda, con un sequel (Due settimane in un'altra città) molto meno incisivo e a tratti deludente (forse anche a causa del massacro perpetrato dalla produzione)
Con Deborah Kerr, John Kerr, Leif Ericson, Edward Andrew, Darryl Hickman, Norma Crane
Ancora una vittima dell'implacabile codice Hays. Un intenso melodramma che le intrusioni censorie spostarono dal tema centrale dell'omosessualità a quello più sfumato degli studi comportamentali degli stereotipi della "virilità" .
Con Robert Mitchum, Eleanor Parker, George Peppard, Luana Patten, Eleanor Parker
Praticamente una telenovela, ma con "quel tocco in più" che la nobilita e la fa diventare davvero un'altra cosa. Le illusioni dell'adolescenza e il peso delle responsabilità.
Con Richard Widmark, Lauren Bacall, Charles Boyer, Lillian Gish, Susan Strasberg
Ovvero: l'incapacità di adattarsi al mondo che ci circonda. Un drammone ospedaliero recuperato in zona Cesarini dalle qualità autoriali del regista che sa evitare quasi tutti i temibili trabocchetti "ricattatori" del genere
Con Ingrid Bergman, Liza Minnelli, Spiros Andros, Tina Aumont
Il canto del cigno: da ricordare per quello che non è e che avrebbe potuto essere (spesso intravisto in filigrana). Pesantemente rimaneggiato e deturpato irrimediabilmente dai produttori - fino a renderlo irriconoscibile - in fase di montaggio
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