Espandi menu
cerca
Pasolini: Uccellacci e uccellini
di Utente rimosso (maxcalifornia) ultimo aggiornamento
Playlist
creata il 3 persone
Segui Playlist Stai seguendo questa playlist.   Non seguire più

L'autore

Utente rimosso (maxcalifornia)

Utente rimosso (maxcalifornia)

Iscritto dal 30 novembre -0001 Vai al suo profilo
  • Seguaci 5
  • Post -
  • Recensioni -
  • Playlist 795
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Pasolini: Uccellacci e uccellini

“Uccellacci e uccellini” è il primo capitolo della straordinaria trilogia sulla comicità composta da “Uccellacci e uccellini”, “La terra vista dalla Luna” e “Che cosa sono le nuvole” che sono tutte dirette da Pier Paolo Pasolini e interpretati dall’immensa coppia: Totò e Ninetto. Il primo capitolo della trilogia comica testimonia la crisi ideologica di Pasolini che parte dalla ideazione fino alla realizzazione di questo film. L’opera pasoliniana risulta come un racconto da favola in maniera comica con dei spunti chapliniani come il finale del film che è una sorta di un omaggio al capolavoro “Tempi moderni” di Chaplin perché il finale di Totò e Ninetto si allontanano di spalle lungo una strada bianca, avanti, avanti, poco a poco rimpicciolendo all’orizzonte, come il finale delle comiche di Charlot. “Uccellacci e uccellini” è anche una breve testimonianza della crisi intellettualistica che, Pasolini fu profondamente colpito, infatti intorno alla metà degli anni ’60, il poeta scoprì che il mandato dell’intellettuale politico è impegnato a conoscere e ad assistere il mondo ormai finito, ad esempio il mondo delle borgate è storicamente finito proprio dal neocapitalismo. Quindi Pasolini degli anni ’60 fu il ritratto di un uomo profondamente colpito dal feroce cambiamento culturale e politico e a questo punto, nel film, si incarna nelle sembianze di un corvo e si mette a confessare attraverso l’autoironia, la malinconia, la sfiducia nella storia e del cambiamento rivoluzionario. Oltre alla partecipazione intellettualistica straordinaria di Pasolini nelle sembianze di un corvo figura l’inedito principe della risata Antonio De Curtis in arte Totò che fu chiamato ad svolgere la parte del padre sottoproletario e utilizzato nel suo codice comico della sua gestualità comica, poi figura anche Ninetto Davoli che è impegnato a fare la parte dell’allegro e spensierato ragazzo che rappresenta una variante leggera dello stile del ragazzo di vita. La storia del film è costruita in modo impeccabile anche se appare piuttosto filosofica, il film inizia con una epica inquadratura di una strada di periferia dove c’è la coppia padre e figlio Totò e Ninetto che camminano lungo la strada e dopo aver assistito ad una serie di avvenimenti successi in paese come lo spettacolo della morte dei due coniugi suicidi, incontrano presso su un autostrada in costruzione un corvo parlante che chiede a loro se può accompagnarli nel loro viaggio. Durante il viaggio il corvo inizia a fare delle domande ininterrotte sulla realtà italiana con dei spunti ideologici di intellettuale marxista. Di conseguenza l’instancabile corvo parlante si mette a raccontare un apologo cristiano-marxista: la storia di Uccellacci e uccellini che è ambientata nel 13° secolo in Umbria dove ci sono il frate Ciccillo e frate Ninetto che sono incaricati ad evangelizzare gli uccelli. Il compito di questi due seguaci di San Francesco d’Assisi sono di predicare ai passeri e ai falchi il concetto dell’amore. La missione è compiuta. I due frati sono contenti ma all’improvviso, alzando gli occhi verso il cielo, sono costretti ad osservare un episodio orribile e inaspettato: un Falco assale e uccide un passero e così i due frati tornano da san Francesco sconfitti e delusi. Dopo la fine della tragicomica storia medievale raccontata dal corvo, Totò e Ninetto continuano il loro viaggio incontrando nuove avventure. Trasgrediscono le leggi della proprietà privata andando a far de’ grosso (defecare) e vengono presi a fucilate dalla moglie del contadino; assistono allo spettacolo dei saltimbanchi; poi raggiungono un povero casolare dove incontrano l’ingegnere per risolvere i problemi economici. Dopo aver assistito questi avvenimenti, il corvo li commenta con il suo consueto tedioso e verboso moralismo di marxista, sia pure in crisi. Dopo il lungo monologo del corvo, Totò e Ninetto prendono l’autobus e vanno a Roma e vedono la folla addolorata e commossa che assistono alle solenni funerali di Palmiro Togliatti. Totò e Ninetto proseguono il loro viaggio, incontrano una ragazza che si chiama Luna, con la quale fanno l’amore a turno in un campo di frumento. Il Corvo continua a parlare confessando amaramente la sua crisi ideologica ormai senza speranza. Purtroppo adesso Totò e Ninetto sono completamente stufi del continuo del parlare del corvo e tra l’altro hanno fame. Lo ammazzano, lo cucinano, se lo mangiano e poi riprendono il loro interminabile viaggio e Amen. Quindi per concludere “Uccellacci e uccellini”che una sorta di un testo saggistico accompagnato da numerosi monologhi marxisti che hanno il compito di educare intellettualmente Totò e Ninetto ma in realtà non sono riusciti ad comprendere infatti ammazzano il corvo per soddisfare i bisogni gastronomici. Quindi il percorso intellettualistico del corvo è fallito e sconfitto come la crisi intellettualistica di Pasolini che aveva passato in quegli anni.

Playlist persone

Ti è stata utile questa playlist? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati