Paul Newman, uno dei attori più grandi e belli della storia del cinema. Stavolta voglio solo parlare del suo periodo più bello e affascinante: gli anni ’70. Per me, gli anni '70, è il periodo che segnò per sempre la carriera di Newman perchè divenne meravigliosa e spettacolare. Il suo ciclo d'oro inizia partendo dal film “Butch Cassidy” del 1968 con Robert Redford fino al 1986 con “Il colore dei soldi” con la quale vinse il suo primo oscar come miglior attore. La carriera cinematografica di Paul Newman degli anni ’70 è altrettanto memorabile perché abbandona il genre delle commedie per dedicare ai film polizieschi di alto tasso di spettacolarità e poi è anche un periodo che consacrò la piena maturità artistica e la bellezza attrattiva e incantevole da playboy. In quel periodo Paul girò film assolutamente memorabili perché impersonò ruoli duri come il detective Harper e la parte dell’eroe ingegnere in “L’inferno di cristallo”, poi impersonò ruoli di grande livello artistico come “la stangata”, “Buffalo Bill e gli indiani”, “Il verdetto”, “Colpo secco”, “Diritto di cronaca” e “Il colore dei soldi”.
Newman si trova di fronte a un ruolo eroico che ha il compito di salvare l'edificio colpito dalle fiamme. Un bel ruolo perchè duetta alla grande con il grande Steve McQueen.
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