spulciando il numero di duellanti di ottobre/novembre con in copertina tom cruise. un giornale che ti stanchi di comprare, ma che quando ti ricapita di riprendere in mano e leggerlo, piace leggerlo. faccio fatica a leggerlo a volte, spesso non è per "tutti". sfogliandolo mi son chiesto perchè tanti titoli che citano e di cui raccontano, non li vedrò mai. perchè il pubblico italiano è così come è?... va l'horror coreano e via di cloni di ring. va il wuxiapia, e allora via di zhang yi mou. da due mesetti nei cinema di qui non gira niente. ci si affida ai cineclub che benemeriti alcune cose interessanti le fanno durante la settimana, e a chi abita nelle brughiere e nelle steppe non resta che prendere tramvate in mezzo agli occhi e sperare di vedere quei titoli magari tra qualche anno o decennio su fuori orario o raisat. poi anche i cineclub(che per carità devono mangiare pure loro porelli) lasciano su un mese e passa l'ultima cosetta di kusturica. hanno un pozzo da cui pescare pressochè inesauribile. non mi tocca che augurarmi che questi film desaparecido, tornino come zombi a reclamare uno spazio in cui essere visti, in luoghi dove tra l'altro certo pubblico caciarone(e indesiderato) non entrerebbe fortunatamente MAI! la principessa mononoke lo vidi anni fa in piena estate. saremmo stati in sei. ora che miyazaki è riconosciuto maestro e pluripremiato anche alla sagra della rana fritta, qui da noi tutto tace... tabula rasa con shark tale e shrek2 che francamente lascia il tempo che trova e quando ci va bene(e molto bene) con i film della pixar. duellanti è un giornale fuori dalla piattezza imperante. è un giornale che analizzando un film ti ci fa pensare e fa venir voglia di vedere. leggere la recensione sullo stesso numero, di MARE DENTRO edel bellissmo VENTO DI TERRA. parlano di DIG! documentario su due band musicali, una di successo e l'altra no e leggi: ...timmoner riproduce e mette in crisi uno dei miti che il cinema ha più celebrato: il LOSER. e a me già vien voglia di vederlo. oppure a proposito di ANDRé VALENTE: ... ci racconta che le ideologie sono finite, ma che la salvezza è ancora là dove è sempre stata, nelle persone, nei loro cuori, nel loro desiderio di amare e di essere amati. rileggo quelle righe ed ecco il dogma. è vero e semplice.
Con Zan Marolt, Labina Mitevska,Vincent Riotta, Fabrizio Rongione
uno strano oggetto. disorienta questo suo approdare a niente, nel gettarsi in una guerra che ancora oggi disorienta il mondo. la sua vicinanza è rabbrividente
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