Mi assopii sull'erba per alcune ore/ma rigirandomi nel sonno su di una merda/mi destai di soprassalto sopraffatto dall'odore..// Tentai invano di pulirmi/ senza sapere bene dove/avrei dovuto vergognarmi ma mi aiutaron due signore/Fu proprio un gran bel gesto/ che avrei ricompensato/ma quel calore che sentivo qui, sul petto/ non era proprio amore, avevan vomitato..//Mi avviai verso l'uscita di quel parco maledetto/quando vidi quel gelato mezzo intatto/incustodito su un muretto/ ne slappai un bel boccone per alleviar quell'odoraccio/ ingolosito dal misto creme amaretto e zabaione/ma mi accorsi troppo tardi che non c'era altro gusto/ se non guano di piccione..//Mi trattenni dal conato tra lo sguardo della gente/corsi via cercando un posto per evacuar intimamente/ colazione pranzo e cena di quel giorno sfortunato/ e fu per fretta o stordimento che pensando ad una turca a cielo aperto/mi chinai con sollievo e godimento/ sulla culla di un neonato..//Era una bimba di tre mesi, nativa di Avellino/la mamma casalinga e il padre/rubicondo contadino./Con agreste cortesia/ e le mani a mo' di vanga/ mi spiegò la differenza tra terrore e incontinenza/ ammessa che ci sia..//Svenni così/a braccia larghe sul prato tagliato all'inglese/imbrattato, fetente e picchiato da mano sapiente./Il risveglio però, fu dolce quel dì/col viso bagnato da grande purezza:/forse rugiada sgorgante da un giglio rosato?/Acqua di fonte dalle mani di fanciulla cortese?/Sognavo./Con grande amarezza scoprii che era un Alano./Danese.
Il punto di rottura può essere rappresentato da una mentina. In un trionfo di getti di vomito e esplosione finale il gran gala dello schifo, della società che non si accontenta.
Ancora una metafora della società che si nutre di se stessa. Una culura del divorare che non si ferma neppure con la morte. Malori in sala alle prime proiezioni. Stomaco o coscienza?
Frustarsi il cobra prima di un appuntamento ? E chi non l'ha fatto mai? Dolce Mary da non accorgersi che non è gel ma sperma. Ragazze così non le fanno più.
Con Ellen Burstyn, Max Von Sydow, Linda Blair, Jason Miller, Lee J. Cobb
Il getto verde di zuppa di piselli è ormai entrato nell'immaginario collettivo del posseduto. Metafora del male che coltiviamo con cura e che prima o poi uscirà. Puntualmente censurato in tele.
Ormai divenuto un Cult, il Viper, liquorino che scioglie in una massa gorgogliente di purea chi lo beve. Horror splatter estremo e demenziale. Non a caso i protagonisti sono barboni. Già purea ma non lo sanno.
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