Un'estate alla Goulette
- Commedia
- Tunisia, Francia, Belgio
- durata 100'
Titolo originale Un été à La Goulette
Regia di Ferid Boughedir
Con Sonia Mankaï, Ava Cohen-Jonathan, Sarah Pariente, Mustapha Adouani
era il 1967 e la goulette sembrava un paradiso in terra...tunisina, ma sempre in terra era. poi scoppiò la guerra e la felice fragile convivenza svanì. come svaniscono certe utopie che sembrano farsi concrete. arriva anche la claudia cardinale, nata lì. lei sorride e saluta ed elargisce a piene mani "je vous aime" mimandolo con le labbra. in un palazzo decrepito convivono ebrei, arabi e italiani. le figlie più grandi di tre famiglie di tre religioni diverse sono amiche e così i padri che bevono e giocano a carte al bar. c'è anche un'autorità chiamata il doppio hadji, che possiede tutto il quartiere. un viscido porco che sbava dietro ad una delle tre ragazze. finita un'epoca. un tempo spazzato via come polvere dai mobili. la polvere non puzza ma sta male, e oggi in commercio abbiamo pure spray che non la fanno posare e strofinacci(che chiamarli così si rischia una denuncia per diffamazione) che miracolosamente la tolgono in terra, sui mobili per aria. la catturano e la trasfericscono direttamente nella pattumiera... in che pattumiera dovrà finire?... sospesa e indecisa propenderà per l'organico. mah!!!! ci si guarda fuori e porca troia non piove. invocando il governo ladro magari in due gocce c'è da sperarci. e invece no. oddio son contento, ai ragazzi del comitato carnevale è andata abbastanza bene. a parte la prima domenica, le altre tre un sole fantastico. task force ho letto e sentito contro lo smog. e io che ho smesso anche di fumare. ma tutte queste polveri fini. se le mascherini non servono ad un cazzo, allora magari i cattura polvere, risolveranno la gatta da pelare. gatti che tra l'altro pavimentano le stradine provinciali. ne muoiono a manciate. sarà per il freddo, ma adesso non si vedono quei disgustosi pongoni delle nutrie, purtroppo però svariate civette, ho trovato inermi sul ciglio sporco e rinsecchito delle strade. certo introdurre MARCO PAOLINI con queste tre stronzate, parrà a tanti un'eresia. una stazione come quella dei suoi album ce l'ho anche io qui a busseto. cittadina verdiana, ormai con le sue tre belle rotonde e la tangenzialina. e si torna a sentir palrare di cesarino, della norma e di nicola che ha raggiunto una grande conquista... quella di dormire la domenica mattina. me lo ricordo come fosse ieri. stare a letto e cazzeggiare in casa, non amo i bar, e non andare più a messa. non mi sono del resto mai piaciuti i preti di busseto. non andiamo daccordo. il catechismo anche. ho un ricordo tremendo delle catechiste. quando mi vedevano, puntavano il dito e facevano notare a tutti la mia presenza, che non era proprio assidua. la mia mamma insisteva a mandarmici, perchè bisognava mandarmici. al mio babbo non gliene fregava un cazzo, perchè non glien'è mai fregato un cazzo della chiesa, dei preti, del catechismo. e così ricevuta la cresima, al diavolo tutto e tutti. ancora me li ricordo quei girotondi sotto il portico del chiostro del convento dei frati... da allora mi vedono in chiesa purtroppo per funerali e forse per qualche matrimonio. i preti qui ricordano più don bernardo che don tarcisio anche se un tarcisio c'è. come si possa non cadere innamorati di marco paolini non lo riesco ad immaginare. guerra, dopo-guerra. lavorare, tribolare. nascere, crescere, invecchiare. lo sciopero dei chierichetti, cersarino il chierichetto krumiro e barbin cursari che cattura l'attenzione dei partecipanti alla messa, spiegando i comandamenti. a giovedì prossimo, obbligatorio
Titolo originale Un été à La Goulette
Regia di Ferid Boughedir
Con Sonia Mankaï, Ava Cohen-Jonathan, Sarah Pariente, Mustapha Adouani
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