Fame
- Drammatico
- Danimarca, Norvegia, Svezia
- durata 112'
Titolo originale Sult
Regia di Henning Carlsen
Con Per Oscarsson, Gunnel Lindblom, Birgitte Federspiel, Knud Rex
per mano mentalmente si tengono. mai come nè "la fame" i crampi che ti attanagliano lo stomaco son stati così reali. pareva di sentirlo contorcersi, talmente forti che come metteva qualcosa in bocca veniva l'urto del vomito. acqua, acidi, tutto in terra. un osso senza carne attorno o un truciolo di segatura subito sputato via. pestare i piedi per terra e piagnucolare perchè non è umanamente accettabile accettare di ridursi in uno stato di tale miserabile indigenza. imbarcarsi quindi e scappare... dove?, forse nel continente nero... ma anche qui si trova una famiglia col padre morente e l'unica soluzione sembra che la figlia vada a lavorare nel campo dei bianchi a "fare le pulizie". perchè il capo bianco vuole la giovane, contratta e accetta di pagare più del dovuto, ma vuole la figlia e la vuole in casa fissa a fare la puttana... accettare o andare. ma il capo bianco non sa che persino i negri locali(i selvaggi) hanno una dignità, tale che induce la madre a gettargli i soldi in faccia e trascinare e mordere la figlia per non farla prostituire per due soldi giusto per sopravvivere. sopravvivere per sopravvivere la madre delle dune s'imbarca a cavallo di un ciuchino a portare l'acqua in giro per il deserto. un'immagine molto forte e molto bella quella della madre delle sabbie e soprattutto quando parla coi figli, invocando il dio onnipotente, talmente onnipotente che parte in un'impresa che sarebbe provante anche per un uomo. anche!... ma si sa che dio o gli dei chiedono ai loro sudditi umani prove per elevarsi a loro sempre più difficili e soprattutto sempre più sacrificali. ne sa qualcosa la vergine di antarjali jatra. la protagonista di "la trace" parte per l'europa, se ne va da un paese dove lei stessa dice, se le donne sono così stupide da lasciarsi trattare così dagli uomini se lo meritano. ride raramente ma perchè pensa in continuazione a quello che è il suo immediatissimo futuro, quello di lì a qualche ora, qualche minuto. che lusso non preoccuparsi per quello che succederà nei prossimi giorni, fino a quando l'evento, le plus important, sarà quello di sentir suonare la sveglia e scendere dal letto per andare a lavorare. che lusso, che lusso, alla luce dei precari che sfilano per la capitale. è un lusso avere un lavoro fisso, lo stipendio tutti i mesi, una casa... yusuf esce di prigione, la sua pena è giunta ad estinzione. ma lui non vuole uscire, chiede di poter restare dentro. fuori il nulla, se non una sorella catatonica nei suoi confronti. una donna che si è sottomessa alla vita che è stata decisa per lei. cercare di pezzare la falla è cosa inutile. accolto in una piccola comunità di persone di disgraziati che si sfalda e muoiono quasi tutti, lasciandogli una bambina a cui badare. un barlume di speranza per ricominciare la vita... per oscarsson, aminata ousmane, guven kiraç, basma tajin, fatma khemiri
Titolo originale Sult
Regia di Henning Carlsen
Con Per Oscarsson, Gunnel Lindblom, Birgitte Federspiel, Knud Rex
Titolo originale Faraw! Une mere des sables
Regia di Abdoulaye Ascofare
Con Aminata Ousmane, Balla Moussa Keita, Amina Keïta
Titolo originale Masumiyet
Regia di Zeki Demirkubuz
Con Güven Kirac, Derya Alabora, Haluk Bilginer
Titolo originale Sama
Regia di Néjia Ben Mabrouk
Con Basma Tajin, Fatma Khemiri, Mouna Noureddine, Othman Khemili
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