2 Novembre 2024. Quella mattina Bruno si alzò presto. Consumò una frugale colazione a base di mirra e savoiardi, si masturbò vigorosamente sotto la doccia emulando Kevin Spacey e poi compì due o tre fulminei e diligenti gesti di contrizione, simili a segni della croce sporcati da un parkinson gentile.. imperfetti e nevrotici. Prima d'uscir di casa, Lui Patriarca si rivolse al figlio, apostrofandolo con irripetibili fonemi e strigliandolo ben bene con uno dei soliti cazziatoni alla "fatti-furbo-cazzo-sei-figlio-d'-un-RE-mica-d'-un-DO-minore-perciò-scorda-il-DO-e-venera-il-PRENDO-e-che-cazzo-prendi-prendi-tutto-che-nessuno-ti-regala-niente-tira-fuori-gli-attributi-e-fatti-valere-cazzo-mors-tua-pro-domo-MEA" e via discorrendo.. rinfocolando con ciò, come amava fare ogni giorno che il buon Dio gli concedeva, le tendenze demo-pluto-fallocratiche del figliolo, costretto senza speme a seguir le orme rapaci di cotanto pater. Gara a chi c'è l'ha più lungo (l'estrattoconto) e a chi sputa (sentenze) più lontano, i passatempi del rampollo. Inutile sottolineatura. Nel pomeriggio Bruno cominciò ad avere visioni mistiche. Gli passarono 'davanti' tutti i flash del passato.. le duecentoventisette fiction di tematica religiosa a cui avea dedicato degli interminabili 'special'.. i trentadue diversi volti televisivi di un Padre Pio ormai compiutamente olografico.. le serate di gran gala trascorse con politici e soubrette a discettar di galateo post-nucleare (quanto encomiabile impegno nell'insegnare a mascherare le ulcere epidermiche con uno strategico make-up.. e il 'saper portare' le escrescenze tumorali multicromatiche senza ostentazione.. aaah, che impagabile servigio resero quella sera LA burt e IL briatore..), rimembrò pure, non senza melanconìa, i mille karaoke improvvisati sotto la direzione sapiente dell'artista Iva Zanicchi.. che gioiose tenzoni canore! post-comunisti contro post-fascisti.. post-democristiani contro post-post-comunisti (il quarto grado dei rinnegati).. post-edonisti contro post-almarket.. post-inpiedi contro post-assède.. e via discorrendo. Un tripudio di ugole e colori! Quel pomeriggio passò così.. a rimembrar fantasmi. Già le nove.. giusto il tempo d'un frastornato 'padre nostro' e poi in onda: "dopo il tiggiuno di mezzasera vi aspettiamo come sempre..." ma neanche il tempo di finire la frase ed ecco un primo segno di malaugurio.. l'islamico progressista da lapidare, da mettere in minoranza e dilaniare ferocemente, non verrà. E' spirato silenziosamente e senza clamori nel tardo pomeriggio, proprio mentre si accingeva a raggiungere gli studi rai dove lo attendeva il massacro. Pare sia morto nell'illogico tentativo di soccorrere tre attivisti padani intrappolati tra le micidiali lamiere del loro stesso pregiudizio.. impresa vana. Fatto sta che MANCA la portata principale. Or che la tavola era imbandita ben bene. Gli ospiti smaniano. Nell'ordine, da sinistra: mastellaClemente perde saliva, e ringhia ferocemente; un rantolo egoitario assale crepetPaolo, psicanalista sex-simbol, il quale si avventa con insolita voracità su un pezzo di CARNE ormai avvizzita ma ancora discretamente appetibile: mariniValeria reduce dall'ultimo capolavoro di ludovicantonio muccino, nipote del grande maestro gabriele, scomparso tragicamente vent'anni prima a causa d'un eccesso d'enfasi che lo colse durante le riprese del suo ultimo capolavoro.. una delle prime morti da piano-sequenza registratesi nel panorama cinematografico europeo, dopo che l'epidemia s'era già ampiamente diffusa oltreoceano (si ricorda, in tal senso, la tragica fine del maestro dell'action movie micheal bay, che lasciò in noi tutti un vuoto incolmabile). Dopo pochi istanti l'intero salotto mediatico di Re Bruno s'era trasformato insomma in una fiera antropofaga e sodomita.. in questo senso diedero un 'contributo' fondamentale i sociologi daviKlaus e mannheimerRenato (presto ribatezzato "Man-heimer, frammenti d'un orifizio"), Bruno V. era ormai gongolante a livelli parossistici.. i suoi fremiti spinali echeggiavano in ogni angolo dell'immenso studio di registrazione.. le ghiandole sudoripare danzavano febbrilmente in un estenuante rituale di fertilità e sacrificio.. bollori mistici e retaggi ancestrali lo possedevano ormai completamente e irreversibilmente. Bruno V. quella sera andò in onda regolarmente. Come tutte le SANTE sere televisive che il Signore volle regalarci. Andò in onda facendo libero sfoggio dei suoi vorticosi intestini.. del suo sinuoso tessuto neuronale, colante e ancor tiepido, a sfamare le bramosie irrisolte dei convitati. Facendo scempio di sè, fieramente, e vibrante d'Amor Patrio, si congedò da sè stesso. Cioè dal suo pubblico. Vendendo, per l'ultima volta, ostentatamente e senza pudori, ciò che in fondo aveva sempre venduto in un cinquantennio d'onorata carriera: la tenue e odorosa sostanza che abbondante riempiva i suoi intestini. Il RE è morto, viva RE Bruno V ! Sigla.