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La grande storia dei fratelli Taviani
di Utente rimosso (maxcalifornia) ultimo aggiornamento
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La grande storia dei fratelli Taviani

Gli inseparabili fratelli Paolo e Vittorio Tavianiconosciuti meglio "I fratelli Taviani" sono nati a San Miniato provincia di Pisa:Vittorio nasce il 20 Settembre 1929 , Paolo nasce 1' 8 Novembre 1931.all'inizio quando erano ragazzi ricevono un'educazione musicale che avrà profonde influenze sul loro lavoro successivo. Il primo sentimento con il cinema avviene invece in un cinema pisano assistendo alla proiezione di "Paisà" diretto dal grande Roberto Rossellini.Dopo un po'in un cineclub di Pisa conoscono Valentino Orsini,con cui iniziano una lunga collaborazione che durerà fino al 1963, dando luogo ad un vero e proprio lavoro collettivo, nel quale, per loro stessa ammissione, e praticamente impossibile scindere i singoli apporti individuali. Nel 1954 i fratelli Taviani realizzano insieme ad Orsini e con la collaborazione di Zavattini il loro primo documentario, "San Miniato luglio '44": una splendida rievocazione attraverso il racconto dei protagonisti della strage compiuta dieci anni prima dai nazisti nella cattedrale locale del paese.Dopo diversi mesi i fratelli Taviani si trasferirono a Roma dove si dedicano totalmente al cinema passando spesso momenti difficili. Alternano l'attività di aiuto regista con quella dì sceneggiatori e con quella documentaristica. Insieme a Orsini realizzano dal 1955 al 1960 diversi documentari tra cui "Curtatone e Montanara", "Carlo Pisacane"(il Cappanelle de "I soliti ignoti), "I pazzi della domenica", "Lavoratori della pietra", "Carvunara","Alberto Moravia": desideri di film più che documentari veri e propri (infatti molti del temi in essi affrontati torneranno nei film successivi). Nel 1959 collaborano con Joris Ivens con la realizzazione del program­ma televisivo "L'Italia non è un paese povero", proprio lavorando con il grande documentarista si rendono definitivamente conto di non essere attratti da questo modo di fare il cinema. Nel I960 scrivono un testo teatrale, "Delio", che non sarà mai rappresentato e che solo nel 1975 avrà un'edizione radiofonica, con la regia dei fratelli Taviani, con il titolo di "Ruffo '60". Nel 1962, grazie soprattutto a Giuliani De Negri che diventerà il produttore di tutte le loro famose opere e riescono a girare il loro primo lungometraggio: "Un uomo da bruciare". Nel 1963 realizzano "I fuorilegge del matrimonio" un'opera un po' minore che segna definitamente la fine della collaborazione con l'amico Valentino Orsini. Nel 1967 con "I sovversivi" producono un nuovo film basato sulle riflessioni sulla crisi della società contemporanea.Nel 1969 girano un'altro film intitolato "Sotto il segno dello scorpione" e nel 1971 con "San Michele aveva un gallo", grazie alla loro opera si impone prepotentemente una forte attenzione della critica italiana e quella estera.Nel 1974 realizzano "Allonsanfan" un film di alto livello della spettacolarità con l'interpretazione di Marcello Mastroianni. Nel 1977 girano il film"Padre padrone",una storia basata sul riscatto e della rivolta da parte di un pastore sardo nei confronti de! padre dispotico, arriva il :cesso di pubblico e la Palma d'Oro al Festival di Cannes. Nel 1979 con "Il prato" film sulla crisi delle giovani generazioni, ambientano la vicenda in Toscana nella suggestiva città di San Gimignano. Nel 1982 e la volta dell'indiemnticato capolavoro:"La notte di San Lorenzo" una storia che rievoca un episodio della seconda guerra mondiale accaduto proprio nella loro San Miniato. film viene accolto trionfalmente diventerà una delle opere più convincenti del cinema italiano degli anni Ottanta. Nel 1984 con "Kaos" riescono a dare vita ad una splendida rilettura delle novelle Di Luigi Pirandello con delle ambientazioni siciliane. Nel 1987 con "Good morning Babilonia"i fratelli Taviani dedicano un affettuoso omaggio all'arte del cinema, rievocando la Hollywood di inizio secolo e il celebre film di Griffith "Intolerance". Nel 1990 realizzano, da un racconto di Tolstoj: "II sole anche di notte" un film piuttosto amaro e apologo sulla solitudine e lo smarrimento dell'uomo contemporaneo. Con l'opera"Fiorile" prodotta nel 1993 tornano a girare in Toscana con una storia che si sviluppa attraverso i secoli, raccontando le vicende della famiglia Benedetti partendo dall'arrivo dell'esercito napoleonico fino ai giorni nostri un'opra basata sul tema centrale è la corruzione provocata dal desiderio di denaro e potere. Nel 1996 i fratelli Taviani scrivono un'altra epica pagina di grande poesia con "Le affinità elettive" una raffinata rilettura del romanzo di Goethe. la rilettura del romanzo si basano sull vicende di amore e morte dei quattro protagonisti Edoardo e Carlona, Ottone e Ottilia dove trovano ancora una volta uno scenario piuttosto ideale nella terra toscana, tra Firenze e le colline di Pisa. Negli ultimi anni i fratelli Tavianigirano gli ultimi due lavori cercando di attingere alle stesse fonti di ispirazione a cui si erano precedentemente ispirati a Pirandello con "Tu ridi" (1998) e a Tolstoj con il film per la televisione divisa in due puntate "Resurrezione" girata nel 2001.

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