Tic Tac
- Drammatico
- Svezia
- durata 96'
Titolo originale Tic Tac
Regia di Daniel Alfredson
Con Oliver Loftéen, Tuva Novotny, Jacob Nordenson, Tintin Anderzon
proveniente da una lingua che non amo particolarmente e che non trovo molto cinematografica. da ascoltare e da sentire è meglio l'olandese. a rischio di sputazzi anche quella, ma un pò più fine, un pò più francese. così come non mi piace lo svedese, ma non è così male da sentire, fila via più liscia. poi sarà che TICTAC è un film isterico, una bomba ad orologeria che uno s'aspetta che scoppi e invece abortisce. qualcosa non funziona il cervello elabora dati errati. due skinheads si sono incastrati in un grottesco contratto verbale con un ispanico, ma ubriachi cominciano a farsi sesso l'uno davanti all'altro col braccio duro inneggiando al furher e ci scappa il morto. sieg heil, sieg heil, la seta gli si avvolge attorno e cadono intrappolati nella loro stessa tana. se avessero avuto un pungiglione col veleno avrebbero fatto come gli scorpioni, si sarebbero uccisi. non di loro iniziativa, la coda assassina avrebbe agito da sola. e loro sarebbero morti senza sapere il perchè. invece vengono accalappiati... "perchè c'inseguite" "perchè scappavate?"... anche il coreano non è una lingua cinematografica,dalla scrittura simile a ricami da maglia attorno al girocollo, almeno non è bella nel film ROADMOVIE. mi piace il titolo, mi piace l'idea di chiamare una storia facendo esplicitamente pensare al fatto che sia finzione, finzione in viaggio, in viaggio non si sa dove. l'ho trovato subdolo... partito bene con una bella scena di sesso omo, dove a farla da padroni sono i corpi, le schiene i culi e mai i visi. poi il viaggio mi si affloscia. è un bello e arrapante attore porno al quale non tira più il cazzo. "non so dove voglio andare e cosa voglio". non voglio l'amore urla il pederasta, ma succhiacazzi o leccafiche, tutti cercano quello. e questo finocchio sembra destinato a trovare l'amore solo poco prima di morire. che tristezza dalla corea un altro fallimento, però belli i paesaggi e soprattutto bella la musica. l'unica cosa che si salva nella versione maschile di "ragazze interrotte"... addirittura thurston moore si è (o è stato) scomodato per musicare quell'abominio girato tra le mure di una clinica. l'americano è sempre una bella lingua, musicale anche quando è parlata, ma non quando è recitata male. "ragazzi difficili" recita il titolo come fosse uno di quei romanzoni russi che andrebbero letti prima o poi nella vita. ma si sono fatti mali i conti. subbbbbbbdolo, lo stronzo regista e il suo amico ancora più stronzo sceneggiatore. e dai che si abbonda di fotografia giallastra e camera traballante per non parlare di primi, primissimi piani quando non dettagli, dei visi e dei corpi degli "attori". è già perchè ciliegina candita su questa montagna di merda è joseph gordon levit. il protagonista. povero james dean che cattiva eredità che ci ha lasciati. i più triti clichè deaniani quel cagnaccio bastardo il regista glieli ha cavati fuori con il forcipe, t-shirt bianca in testa e jeans perennemente tenuti abbassati inclusi. fissità di sguardo dell'attore o sulla vita. il regista ronza intorno ai casermoni di periferia di una grossa città industriale della germania. confezione patinata che non disturba. effetti speciali asserviti alla storia di un ragazzo che vuole sfondare nel mondo della boxe. il daniel bruhl di "goodbye lenin" s'è messo in forma e sfoggia anche un bel culo. lotta, si agita, ma non è un ribelle senza causa. nel cercare di tenere in piedi il pachiderma che lo opprime, rischia di farsi schiacciare. ma il cuore è giovane e forte, ma soprattutto è buono e coscienzioso. p.s. let's unite tonight, we shouldn't fight, embrace you tight, let's unite tonight. unison, bjork, vespertine, 2001
Titolo originale Tic Tac
Regia di Daniel Alfredson
Con Oliver Loftéen, Tuva Novotny, Jacob Nordenson, Tintin Anderzon
Titolo originale Elefantenherz
Regia di Züli Aladag
Con Daniel Brühl, Angelika Bartsch, Manfred Zapatka, Erhan Emre
Titolo originale Manic
Regia di Jordan Melamed
Con Joseph Gordon-Levitt, Maggie Baird, Don Cheadle, Blayne Weaver
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