Essere e avere
- Documentario
- Francia
- durata 104'
Titolo originale Être et avoir
Regia di Nicolas Philibert
Con Georges Lopez, gli allievi di Saint-Etienne sur Usson
sembrava che ci fosse qualcosa che non andava all'inizio di lylia 4-ever. sembrava un film che volesse ma non volesse poi così tanto... la protagonista così carina, l'inizio così da adolescenza ribelle e poi nulla di tutto ciò. tralasciando gli onorevolissimi intenti, il film è dedicato a tutti i bambini del mondo che sono oppressi dal mercimonio del sesso, il film ci va sempre più giù tosto e duro. questa lilyagrad degradata, abbandonata, disconosciuta, violata e indotta al suicidio. abbandonata dalla madre come un topo che abbandona la nave che sta per affondare. una figlia mai desiderata, scrive la madre ad un'assistente sociale. lylia sembra una di quelle città perse nel nulla della cartina geografica di ciò che un tempo era la russia. città che non figuravano perchè d'interesse strategico, politico e chi più ne ha più ne metta, non esistente una seconda volta di più. lylia è una città dove non c'è niente. dove i genitori cacciano i figli di casa per avere un peso in meno da mantenere con un niente. eppure lylia è bella. è una ragazza solare, allegra e contenta. ingenua, di quelle ingenuità non stupide, che vogliono mantenersi intatte, consapevole di cosa voglia significare. ma lyliagrad è una città da dove probabilmente anche il cannibale di rostov è passato. una città dove nessuno si accorge se una bambina sparisce per sempre e va ad ingrassare i vermi di un vicino bosco o a riempire lo stomaco di un odierno orco. gli orrori non sono fiabeschi. per tanti orchi che s'incontrano, non c'è nemmeno una fata turchina che arriva a salvarti all'ultimo. c'è però un losco figlio di niente e di nessuno che la ammalia con i bei modi e le belle parole, invischiandola in una ragnatela più schifosa di quella di shelob. non si sono nemmeno dovuti prendere il disturbo di comprarla lylia, poichè lylia per disperazione faceva già la puttana "da qualche parte in quella che una volta veniva chiamata russia". via da una città incubo, vola verso ciò che gli fu fatto credere essere una nuova vita in svezia.ma la sua nuova vita, è un appartamento vuoto-cuccia, in una periferia che non ha niente di differente dal luridume che ha lasciato, e viaggi in auto, cazzi e scopate. lylia di difese se ne aveva, ne aveva poche. non valendo niente e non potendo fuggire da nessuna parte, non le rimane che rifugiarsi nel paradiso che tanto pregava. essere e avere è l'antidoto che serve per levarsi di dosso quella brutta sensazione che lascia addosso il film di moodysson. un mondo dai sapori vecchi e rassicuranti delle visite in campagna ai nonni. il tempo che passando si specchia nei colori che cambiano, nei paesaggi che s'imbiancano. bambini ai quali si vuole far imparare per augurare un futuro migliore che non sia quello del lavoro nei campi. genitori che amino i propri figli, un villaggio dei sogni dove risiedono tutti i nostri ricordi più belli e più cari. dove i lylia e volodia non avrebbero affrontato il suicidio in maniera così precocemente adulta, per sfuggire ad un incubo che purtroppo non avrebbe avuto fine. sbagliando il momento, per dare almeno il tempo a lylia e volodia di mettere a frutto un dono semplicissimo: essere e avere. elementare, ma per poterlo sviluppare a modo, serviva almeno un pò di sana e libera normalità
Titolo originale Être et avoir
Regia di Nicolas Philibert
Con Georges Lopez, gli allievi di Saint-Etienne sur Usson
Titolo originale E no naka no boku no mura
Regia di Yoichi Higashi
Con Keigo Matsuyama, Shogo Matsuyama, Mieko Harada, Kyozo Nagatsuka, Kaneko Iwasaki
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