The Hunted - La preda
- Azione
- USA
- durata 94'
Titolo originale The Hunted
Regia di William Friedkin
Con Tommy Lee Jones, Benicio Del Toro, Connie Nielsen, Jenna Boyd
charles aznavour spiega a raffi che ciò che fa più paura non è tanto la morte, lo sterminio, la distruzione di un popolo; ma che tutto ciò possa ripetersi. perchè l'odio e la sua negazione fanno in modo che una tragedia(come quella armena),vengano dimenticate e non riconosciute. che le guerre siano sporche, nessuno esclusa non è di certo cosa nuova. si fanno accordi e leggi internazionali in difesa dei diritti umani, ma poi niente e nessuno protegge o riesce nell'intento, l'oggetto dell'odio scatenante di una guerra. e così se una guerra è sporca, anche i metodi per terminarla, finiranno per esserlo. tommy-lee jones addestra giovani per corpi speciali insegnando loro come uccidere nel modo più veloce, più silenzioso e rapido possibile. lo fa per il governo, da libero professionista, e alla fine del corso avverte gli alunni di come la cosa più difficile non sarà tanto uccidere fisicamente la parte avversa, bensì smettere di farlo. tutto ciò suona come la clausola di un'assicurazione, scritta con la zampa di una formica nell'angolino più remoto del foglio. al momento di sottoscriverla non la vedi, ma lei c'è ed è lì, subdola. l'odio è qualcosa che può risvegliarsi in qualsiasi momento, dopo un periodo di letargo(e il signore degli anelli è sempre dietro l'angolo) e scatenarsi feroce e implacabile. gli orrori visti e provati da del toro in quelle operazione segrete i guerra, addirittura non si placano più. non esiste spazio o tempo e così veniamo catapultati nei boschi della british columbia come se si trattasse di boschi antichi, talmente antichi da sembrare fiabeschi. boschi nei quali si aggirano cacciatori dotati di sofisticate armi di abbattimento. qui vi abita anche jones, in ritiro pensionistico dedito a salvare gli animali dalle trappole per il wwf. sono boschi imponenti, silenziosi, severi che trasmettono l'autorità di una natura padrona che può soverchiare l'ordine umano. e così mentre quei cacciatori vi si aggirano, ad un tratto la voce di del toro li accoglie come uno spirito. chiede loro il perchè di quei mirini telescopici e come un oracolo al quale incautamente i due si sono rivolti smargiassi, li avverte che non saranno due fucili ad alta precisione che lo uccideranno. i cacciatori esitano disorientati da quella voce senza forma e viso, e sicuri di ciò che stringono nelle mani, di lì a poco soccomberanno. dio chiese ad abramo la vita di uno dei suoi figli. in guerra, dischiarata o meno, quando s'interviene per ripristinare la pace e fermare l'oppressione di un popolo e il suo sterminio, viene chiesto di stabilire un numero accettabile di vittime. una cifra, variabile s'intende e mai in difetto. dio chiede un figlio di abramo, e ora anche il governo degli stati uniti lo vuole. ormai quei boschi nei quali tommy-lee jones si era rifugiato, si sono talmente riempiti di demoni che è arrivato per lui il momento di tentare di esorcizzarli. demoni contro demoni. il padre-addestratore contro uno dei suoi figli-cadetti. jones ad un punto passa di fianco ad una maschera di legno attaccata ad un tronco, ma sembra non vederla nemmeno. proprio come per padre merrin del toro gli si ripresenta come pazuzu, a batter cassa, immagini subliminali di benicio nel bosco e dietro la cascata della fontana, ci ricordano che ormai per jones non è più tempo di rimandare. quel suo sguardo dolente dall'inizio era indizio di un resoconto. friedkin esplode nella sua grandezza di cineasta, affiancato da due attori maestri della misura. la nazione si ritrova a dover fare i conti coi propri figli, ed è costretta ad ucciderli. un'impresa degna di un altro suo capolavoro, quale "il salario della paura". i due si battono a mani nude e con armi costruite sul momento. c'è sempre del rispetto in chi si batte con le proprie forze, ma non c'è rispetto in quello che state facendo voi... a fronte di tutto l'orrore, fridkin pare dirci se non è meglio, riaccostarsi ad un paganesimo di rispetto per rispetto. battersi per la vita o per la morte, ma non per odio. se ti uccido per cibarmi di te, non ti uccido perchè ti odio. ti uccido per sopravvivere. e da una foresta ricoperta di muschi filmata da friedkin, come se fosse "la foresta primigenia", si passa ad una foresta di case, palazzi, vie, incroci, ponti, sottopassi. la foresta di shangai, dove in un locale affollato di gente che mangia e beve, tre artisti ci narrano la vicenda di zhang baogen, arrivato dalla provincia per ritirare il premio della lotteria, che consiste in un appartamento al 37° piano di un palazzo... ancora da costruire. baogen è un eroe, puro di spirito e buono di cuore, che la città e le sue insidie, rischiano di schiacciare credendolo a torto ingenuo.ma come tutti gli eroi, il nostro grazie allo spronamento di un senza tetto, come un megarobot, estrae l'arma segreta, e a suon di fiducia in se stesso, risale la sua personale china come venditore di cestini di cibo. trattandosi di vero eroe, lo vedremo troneggiare sul suo castello(di cui son già pronte le fondamenta) in quella infinita foresta di cemento, al fianco di una sua un pò dispotica principessa. il mondo è così, ci dice shin runjiu. non è niente di nuovo, ma a volte ci fa bene che qualcuno ce lo ricordi. lineare fino alla banalità, una storia dritta e semplice.per chi ha poco, c'è sempre chi non ha nemmeno quello. e allora bisogna difenderlo aspramente contro draghi-burocrati che tentano di buggerarti. grazie anche agli splendidi attori(tao hong e jiang wu) ci viene fatto dono di una favola amara, ma con lieto fine atteso, sperato e applaudito. perchè come ci ricorda mike leigh, aldilà di segreti e bugie, ci sono sempre alte speranze per una vita, che se non eccelsa, sarà almeno un pò dolce.
Titolo originale The Hunted
Regia di William Friedkin
Con Tommy Lee Jones, Benicio Del Toro, Connie Nielsen, Jenna Boyd
Titolo originale Ararat
Regia di Atom Egoyan
Con Arsinée Khanjian, Christopher Plummer, Charles Aznavour, Eric Bogosian
Titolo originale Meili xin shijie
Regia di Shi Runjiu
Con Jiang Wu, Tao Hong, Chen Ning, Ren Richie, Wu Bai, Tong Zhengwei
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