un corpo colonizzato da funghi, spore, muffe, bacilli, agenti chimici. perchè mai un uomo dovrebbe volere l'annientazione di un altro uomo? pulizia etnica. conflitti religiosi. pulirsi in casa, disfarsi dell'esubero di inutilità. c'è un occhio di fuoco malvagio che ci farà cadere nell'oscurità, come un un enorme meteorite che si schianta sulla terra e spazza via l'umanità come nel segmento di fantasia, la creazione di vita. la vita si ricrea grazie ai batteri. ma si, il castigo divino, farà star meglio i molti che credono. il corpo colonizzato da malesseri che non si toccano. umori negativi che ci privano del respiro. che sia una piaga diffusa dal nosferatu trasfuso nel corpo di johnathan harker. è fattibile e ammissibile dato che vi sono laboratori abbandonati alle intemperie ricolmi di bacilli di malattie mortali, ad est... vai con la legione di topi, ad ovest il non morto interviene con malesseri insinuanti, nuovi, ancora da studiare o scoprire. che vi sia una soluzione, un anello da distruggere e un portatore che si faccia carico per tutti noi di quest'ombra nera che s'avvicina sempre più minacciosa?... si dovrà rasentare la distruzione finale? assistere alla disperata lotta di un re buono e fiero e di un manipolo di coraggiosi che lo seguono in quello che sembra un ultimo fastoso banchetto prima della morte, per scoprire di averla scampata. l'uomo è una dualità di presenze e la terra ci ha come una malattia latente che a periodi si sfoga in disastri e genocidi. un corpo che per fortuna non obbedisce a statistiche e diagrammi, grandi ridicoli fratelli o occhi infuocati che siano. una sorta di disobbedienza civile
Titolo originale Musíme si pomáhat
Regia di Jan Hrebejk
Con Bolek Polívka, Csongor Kassai, Jaroslav Dusek, Anna Sisková, Martin Huba, Jirí Pecha
da una tragedia individuale ad una mondiale. il protagonista che le ha passate tutte per salvare il suo ebreo, rischia di fare la fine del protagonista di LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI
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