Si parla, più o meno da quando esisto, di grave crisi del cinema italiano..(sarò stato io a portare sfiga..?) certo che leggi sulla cinematografia come quella appena approvata, che premia gli autori e le opere più commerciali, non aiutano sicuramente. Tuttavia non si può disconoscere che, almeno da un decennio a questa parte, il cinema nostrano abbia espresso autori, progetti e interpreti di grande valore. Giovani registi esordienti con un'idea vincente, o vecchi leoni fermi da un po' che hanno ritrovato la forza di ruggire... eccone degli esempi, in un elenco che non pretende d'essere assoluto od esaustivo, e che privilegia le opere, magari sottovalutate, di alcuni "piccoli maestri" che cresceranno.. in barba allo strapotere economico ed alla ormai irreversibile carenza di idee che caratterizza tanto (troppo) cinema a stelle e strisce.
Coraggioso e vitale ritratto d'un ceto popolare che, ormai "sopravvissuto" all'olocausto capitalistico, fa fatica a trovare un senso, un'identità, un linguaggio. Dirige Virzì.
Romanzo popolare sentito e ruvido. Passione civile ed umano travaglio d'un'eroina di provincia. Una straordinaria Giovanna Mezzogiorno. Dirige, con inaspettata maestria, Placido.
Coraggiosa opera di denuncia civile e politica, ma anche romanzo di formazione, e omaggio a una figura dimenticata. Ottimo Lo Cascio. Dirige Giordana. - Restano ahimè fuori tanti titoli.. uno su tutti "Giro di lune tra terra e mare".
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