Credo che per i veri cinefili,per quelli che hanno visto veramente tanti film,di ogni genere e di ogni tempo e luogo,sia davvero impossibile compilare una playlist circoscritta a soli sette titoli.Purtuttavia voglio cimentarmi in questo esercizio ben sapendo,da un lato, che certamente ho visto meno film di quelli girati in assoluto(e ci mancherebbe) e sperando,dall'altro lato,(mi si scusera' la banalita'spero)che il mio "miglior film" bebba ancora vederlo.Nel fare la mia playlist agisco con Calvino,per sottrazione cioè,per cui tolgo tutti quei film che considero buoni o anche ottimi,nonchè quelli che hanno un grande valore per me in quanto legati alle mie cose personali.Mi concentrero' percio' solo su quei film che ritengo essere stati dei capolavori assoluti,quelli che hanno innalzato il cinema al rango di grande forma d'arte.Anche cosi agendo il compito rimane arduo e percio' mi vedo costretto a ricorrere alla categoria delle "emozioni personali"(del resto questo è un requisito ineludibile per la formazione delle opinioni soggettive).Veniamo infine alla mia playlist,affatto esaustiva e dall'ordine puramente convenzionale.
Per me è semplicemente il film.Negli ultimi dieci minuti mi commuovo sempre di gioia.Ci sono proprio tutti in quella giostra finale e non sai se sono persone reali o di fantasia.Ma non importa è la vita,non solo quella di Guido,ad essere fatta di continue commistioni tra l'essere e il dover essere,tra il reale e il desiderato.Almeno per i Poeti.
E' il film che doveva essere fatto.Da un lato ci sono le sue implicazioni politiche con l'antesignana denuncia dei guasti a cui si arriva per la troppa concentazione di potere e la messa in scena delle capacita' mistificatorie dei gestori del comando.Dall'altro lato,è lecito chiedersi cosa sarebbe stato del cinema senza le innovazioni nelle riprese e in fase di montaggio apportate da questo film.Rivoluzionario innanzitutto.
Con Silvia Pinal, Enrique Rambal, Jacqueline Andère, Claudio Brook
In streaming su Cultpix
L'attacco piu' feroce all'alta borghesia,ai suoi"vizi privati e pubbliche virtu'",non poteva che arrivare dall'"ateo per grazia di Dio".Magistrale il finale in cui i notabili trovano la loro fine all'interno della cattedrale.Anche questa è giustizia divina.
Il film antimilitarista per eccellenza.Kubrick è stato il primo(rimasto insuperato secondo me)a trattare la guerra in quanto tale:nella sua intrinseca assurdita' concettuale,cieco cinismo e criminalita'.
Il viaggio del professor Isak Borg verso Lund,dove deve ricevere un prestigioso premio accademico,si trasforma nel viaggio verso"il posto delle fragole",il luogo dei ricordi ormai lontani tanto dolci quanto beffardi perchè trascorsi.Si parla di massimi sistemi con soave leggerezza.Il tocco di piuma di un maestro.
Con Toshiro Mifune, Masayuki Mori, Machiko Kyo, Takashi Shimura
In streaming su Plex
La filosofia applicata al cinema.Cos'è la verita'?La verita'puo' essere fatta,se non dalla ragione pura,dalla ragionevolezza almeno?Di cosa sono fatte le cose che raccontiamo che se unite fanno la storia?Sempre grande Toshiro Mifune.
Con Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri Serre, Marie Dubois
Truffaut diceva che"le gambe delle donne sono il compasso con cui misurare il mondo".Il suo cinema rappresenta per me il compasso dell'amore e Jules e Jim ne è il compendio.Questa Jeanne Moreau ti entra nell'animo.
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