Alla fine ci sono arrivato: la playlist dei miei 7 film preferiti.
7, però, sono davvero troppo pochi, così ho pensato di sceglierne 7 per decennio, a partire dagli anni '80, ossia gli anni in cui ho vissuto la mia adolescenza (sono nato nel '70) e ho cominciato ad appassionarmi "seriamente" al cinema, sviluppando contemporaneamente un minimo di coscienza critica.
Ho scelto deliberatamente di ignorare tutto quello che è stato girato prima del 1980 perché mi piaceva rappresentare me stesso attraverso i film che ho scelto, tutte pellicole che ho vissuto "in diretta" e che mi hanno accompagnato lungo l'adolescenza, la giovinezza e la piena maturità.
E' stata una faticaccia: sono consapevole che si tratta di un gioco ma vi assicuro che scegliere dei titoli e scartarne contemporaneamente altri che ho amato e amo tuttora è stata una pratica davvero dolorosa. Ne ho lasciati fuori tanti, da "Turista per caso" ad "Hannah e le sue sorelle", da "Gli anni spezzati" a "Un biglietto in due", da "Un pesce di nome Wanda" a "L'uomo dei sogni" e molti altri ancora.
Ecco a voi le mie scelte, infine: alcuni sono titoli abbastanza scontati, altri un po' meno, ma tutti sono film che, in un modo o nell'altro, mi hanno segnato profondamente.
L'ordine non è di preferenza, ma solo cronologico... buona lettura.
Bisogna anche spiegarne i motivi? E' un capolavoro indimenticabile, un film che ha permeato profondamente l'immaginario collettivo della mia generazione, la miglior pellicola di un grande regista che non meritava di finire nel dimenticatoio degli ultimi anni e la grande prova di un comico straordinario andato via troppo presto.
Con Kurt Russell, Lee Van Cleef, Ernest Borgnine, Donald Pleasence, Harry Dean Stanton
Quanto ho amato questo capolavoro che racconta il medioevo prossimo venturo preconizzato da un grande regista come John Carpenter! Da ragazzino sognavo letteralmente di diventare un (anti)eroe da fumetto come Snake Plissken, con la sua benda da pirata del futuro, l'espressione torva e la battuta pronta e cinica di chi ne ha viste troppe per farsi infinocchiare dal potere. Per una volta... chiamatemi Jena...
Si, lo so, è una scelta scontata, ma come diavolo faccio a raccontare i miei anni '80, senza passare attraverso le note struggenti di Vangelis e il futuro tetro e disperato immaginato dall'indimenticabile Philip K. Dick e tradotto in immagini dal grande Ridley Scott? Tranquilli: vi risparmierò la citazione, ormai inflazionatissima, di "Ho visto cose...", ma "Blade Runner" resta un'opera imprescindibile.
Romantica storia d'amore e tenero, comico, struggente racconto di formazione. Il rito di passaggio dall'adolescenza all'età adulta di un gruppo di amici alla vigilia della partenza per il Vietnam, il dolore di accettare delle rinunce e di compiere delle scelte, anche a costo di smarrire la strada di casa... o di ritrovarla. "A quello che siamo... a quello che eravamo... e a quello che saremo".
Il mio nick dice tutto: l'odissea notturna del povero Paul Hackett, tra gli strani e grotteschi personaggi della notte newyorkese è una delle cose più intriganti ed esilaranti che abbia avuto la fortuna di vedere sul grande schermo. Martin Scorsese è semplicemente un genio. Che fine ha fatto Griffin Dunne? Che si sia smarrito anche lui nella notte della Grande Mela?
Che Joel ed Ethan Coen fossero dei registi eccezionali lo si intuiva già da questa geniale sarabanda popolata da personaggi buffi e divertentissimi, girata con uno stile che sarebbe diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. Assieme a "Dude", il vero capolavoro, purtroppo spesso misconosciuto, dei geniali fratelli.
Con Jeff Bridges, Michelle Pfeiffer, Beau Bridges, Ellie Raab, Xander Berkeley
Al crepuscolo degli anni '80, una piccola storia di (quasi) amore tra un musicista silenzioso e marginale ed una sboccata e sensualissima cantante di piano bar. Un film in punta di piedi, una storia semplice e toccante, con pochi attori, girata con quattro soldi e totalmente costruita sull'immenso carisma di due attori sublimi come Jeff Bridges e Michelle Pfeiffer. L'unica opera memorabile di Steve Kloves, prima di darsi al (lucrativo? Immagino proprio di si) mestiere di sceneggiatore degli esecrabili film di Harry Potter.
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Direi che è stato un buon decennio, vista la lista dei film ed il commento appropriato con cui sono stati presentati. Un saluto Dedo
Forse salvo solo "Fuori Orario".
Grazie Panflo e Dedo... @Chribio... meglio così, se fosse stato il contrario mi sarei seriamente preoccupato... ;-D
W LE "STRON...CATURE"...!!!
Ottime scelte (tranne Fandango forse).
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