Non credi che quell'ultima sequenza induca a chiederci se tutto quello che abbiamo visto sia stato solo il frutto dell'immaginazione di Ketevan? segue
Holy Motors (2012)

Una platea a occhi chiusi (cieca?) che osserva la potenza (non) comunicativa del “fotocinema” di Marey; è prepotentemente sintetizzabile tutto in questa immagine-sensazione Holy Motors, l’ultima…
leggi tuttoCosmopolis (2012)

Immensa riflessione sulla società contemporanea, dove la vita virtuale è preminente (i computer, gli auricolari, i cellulari) e dove ogni contatto con il mondo esterno diviene una convergenza su "l’altra"…
leggi tuttoDetachment. Il distacco (2011)
Detachment è un’opera la cui visone dovrebbe essere imposta nelle scuole superiori di tutto il globo terrestre. Tony Kaye ci lascia un’amara ma profondissima riflessione su come il processo di formazione…
leggi tuttoFaust (2010)

Arrivato all’ultimo capitolo della cosiddetta "tetralogia del potere", il regista russo dimostra definitivamente tutta la sua grandiosità. Il Faust sokuroviano si pone l’obbiettivo di reintegrare l’idea…
leggi tuttoThe Tree of Life (2011)

Flusso ininterrotto (non interrompibile) di magmaticità cinematografica, The Tree Of Life è un film che ci ricompone attraverso l’essenza della visione, è un oggetto che riconduce la nostra riflessione…
leggi tuttoCarnage (2011)

Tratto dalla pièce di Yasmina Reza Le dieu du carnage, il film ci mostra quanto lo sguardo di Polanski nei confronti della natura umana, divenga con il tempo sempre più impassibile e neutrale. Carnage mette in…
leggi tuttoHabemus Papam (2011)

«(Non) Habemus Papam», pensa Moretti. La crisi d’identità del pontefice (magnificamente interpretato da Michel Piccoli), è quella della società contemporanea che non ha più la forza…
leggi tuttoHarakiri (1962)

Storia di un ronin che chiede di poter fare harakiri davanti a un intendente con l’intenzione di ingannarlo (vuole in realtà poter trovare l’occasione per vendicarsi del clan che costrinse suo genero a…
leggi tuttoLa libertà (2001)

Per vivere immersi nella natura ci vuole coraggio e soprattutto bisogna far sì che un'idea qualsiasi di libertà non contamini le nostre azioni quotidiane. La libertà non è caratteristica peculiare…
leggi tuttoAdieu au langage - Addio al linguaggio (2014)

Fine della Storia; è un addio a tutto quello che si comunica. Godard e il linguaggio è una delle vecchie questioni irrisolte della storia del cinema. Ma dov'è il cinema? Si è perso, fuori dal…
leggi tuttoRosetta (1999)
Rosetta è viva, energica, problematica, in (apparente) contraddizione con se stessa. Perché è coraggiosa, spontanea e a suo modo spietata. I Dardenne ne annullano ogni irreale movimento incorporando il loro…
leggi tuttoMarathon (2002)

Marathon è un film che vive di ossessioni: quelle per gli spazi pieni della metropoli e quelle per gli spazi vuoti delle caselle del cruciverba. I primi da svuotare, i secondi da riempire. E vive delle ossessioni delle…
leggi tuttoUn biglietto in due (1987)

Il quinto film di John Hughes da regista è una delle commedie più simpatiche e frizzanti del cinema americano degli anni Ottanta. La coppia Martin-Candy è splendidamente assortita: il vortice di gag che…
leggi tuttoInterstellar (2014)

È lo stesso Nolan calcolatore di "Inception", che elucubra tanto attraverso la necessità di dover dare uno spesso manto di razionalità a ogni cellula narrativa, ma poi si ritrova a perdere per strada il…
leggi tuttoNon c'è di che! Anche io adoro i film Hammer; i miei preferiti rimangono i primi del ciclo di Frankenstein. segue
Scene di lotta di classe a Beverly Hills (1990)

Scene di lotta di classe a Beverly Hills - una delle commedie più acide del cinema degli anni Ottanta - diretto da Paul Bartel - uno dei registi “out” per eccellenza del cinema americano - è un film…
leggi tuttoBarbara, il mostro di Londra (1971)

Raffinato (come al solito) film Hammer dove gli uomini sono più femminei delle donne e dove i simbolismi sessuali si sprecano. Qualche colpo tecnico di mirabile fattura (la prima strasformazione senza stacchi di…
leggi tuttoL'odore della notte (1998)

Il ritorno alla regia dopo 15 anni di Claudio Caligari (l’ultimo film da lui realizzato era stato l’assai discusso Amore tossico), avviene con un noir molto particolare per il cinema italiano. Un film che cerca di…
leggi tuttoMilano odia: la polizia non può sparare (1974)

Semplicemente uno dei noir più violenti e spietati che la storia del cinema italiano ricordi. Inquietante per il modo di anticipare certe tensioni che realmente sfoceranno, qualche mese dopo, nell’Italia già…
leggi tutto