Anna (1952)

"One woman show" vien da dire. La presenza scenica sia fisica che emotiva (emblematica la chiusa "Non ho perso! Professore, non ho perso!") della Mangano oscura e relega nel ruolo di comprimari Raf Vallone e l'istrione Gassman…
leggi tuttoUna piscina senz'acqua (1982)

Film dall'inconfondibile stile ai confini del softcore di Wakamatsu nel quale non ho voluto ricercare particolari sottintesi sempre che fossero nei propositi del regista. Si susseguono quasi ripetitive le visite notturne da…
leggi tuttoSegreti dietro al muro (1965)

Dietro uno stile se non ai confini del softcore perlomeno a tratti morboso si palesa una impietosa fotografia della società nipponica post guerra. La distanza spazio temporale forse impedisce di apprezzare appieno ogni…
leggi tuttoHow much Wood would a Woodchuck chuck... (1978)

Aldilà dell'aspetto prettamente cinematografico la mia attenzione, o meglio la mia curiosità, è stata attirata dal soggetto del documentario. Oltre ad ignorare l'esistenza di tale competizione non riuscivo a immaginare le…
leggi tuttoMiss Mend (episodio I - parte I) (1926)

Film la cui visione richiede oltre che una sana curiosità verso il non ordinario anche una predisposizione al lasciarsi trascinare ed assecondare la goffa? o megalomane? o inguenua? verve romanzesca del regista. Lo spirito di…
leggi tuttoLa casa sulla Trubnaja (1928)

Opera ideologica tipica degli anni successivi alla rivoluzione Russa propugnatrice di istituzioni simbolo del post zarismo quali i Soviet (l'esservi nominato è motivo di blasone per l'intera famiglia, per il circondario e…
leggi tuttoAelita (1924)

Film forse pretenzioso nei suoi propositi ma anche fascinoso nella sua riuscita, alterna momenti di microcosmo proletario ed escamotage per sopravvivere nella quotidianità d’epoca e una gradevole rappresentazione della…
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