Hai detto di te modifica
Ha detto di sé
Ecco un mio…breve ritratto. Ultimo e più coccolato di quattro fratelli (anzi 5, ma la piccola Silvia ci ha lasciato troppo presto e non ho fatto in tempo a conoscerla), vivo e lavoro a Legnano, città del carroccio il cui principale monumento cittadino (la statua di Alberto da Giussano) è diventato simbolo della Lega, il che non mi rende particolarmente orgoglioso. Dopo il liceo classico mi sono iscritto a giurisprudenza. Quasi 5 anni tra diritto privato, costituzionale, civile e penale per rendermi conto che non solo la legge ma anche le principali regole del vivere civile vengono abitualmente trasgredite con presuntuosa sfacciataggine. Nel frattempo mi mantengo lavorando part time alla Blockbuster. Un anno di servizio civile in una cooperativa sociale con ragazzi disadattati o con problemi psichici per un contatto con una realtà da cui ho avuto solo da imparare, e molto. Quindi l’ingresso nel mondo degli adulti che per me, ammetto, è stato facile: lavoro infatti nello studio notarile di mio fratello maggiore. Ho provato 3 volte l’esame di stato a Roma ma con scarso successo: sono la dimostrazione vivente che non tutti i figli o fratelli di notaio diventano notaio. Forse però non è proprio un male, e il mio non vuole essere il classico discorso della volpe che, non arrivando all’uva, dice che è acerba. Infatti, egoisticamente posso dire di potermi dedicare di più alla mia famiglia e ai miei hobby. Già perché nel frattempo mi sono sposato e ho avuto due bambini, Tommaso nel 2004 e Nicolò nel 2007. I miei hobby? Il cinema innanzitutto, il cui amore mi è stato trasmesso da papà e divorato famelicamente ai tempi della mitica Telepiù, la prima pay tv italiana che, per me, non ha più avuto eguali ma anche grazie alla mia esperienza alla Blockbuster. Molte delle mie conoscenze sono però state affinate anche per merito dell’assidua lettura di Film Tv. L’altro mio hobby è lo sport in generale. Li ho provati tutti, dal calcio al basket, dalla pallavolo al tennis, fino al nuoto ma, pur avendo vissuto sempre belle esperienze, constatavo la mia cronica negazione. Così, a 18 anni, spinto da un carissimo amico, ho deciso di iscrivermi ad un corso per arbitro di calcio, fondamentale per formare la mia personalità e vincere molte mie insicurezze. Oggi, la domenica pomeriggio, corro ancora sui campi di seconda categoria della zona divertendomi un mondo. Se c’è un personaggio cinematografico che mi è particolarmente caro è il timido ed impacciato Lorenzo di “La ragazza con la valigia” (da adolescente ero anch’io un po’ così, ma in tutto il cinema di Zurlini ci sono personaggi maschili con cui ritrovo molte affinità, dal Carlo di “Estate violenta” al Lorenzo di “Cronaca familiare” dal tenente di fanteria del poco apprezzato eppur toccante “Le soldatesse” al sofferto protagonista de “Il deserto dei tartari” splendido adattamento del magnifico romanzo di Buzzati). Se c’è invece una data dell’anno per me davvero particolare è il 4 maggio: nel 2003 papà è mancato, nel 2007 è nato il piccolo Nicolò. Strana davvero la vita…