Botta e risposta
I mercenari. The Expendables (2010)

"The boys are back in town", come dice la celebre canzone dei Thin Lizzy durante i titoli di coda, per il punto di non ritorno del cinema action degli anni Duemila. Stallone, ormai conscio del suo status di intoccabile icona…
leggi tuttoUn Maggiolino tutto matto (1968)

Uno dei film più famosi della Disney (record d'incassi della stagione), costruito intorno a un'idea semplice e geniale: un'automobile in possesso di una coscienza propria e in grado di riflettere. Dopo "Mary Poppins", Stevenson…
leggi tuttoJohn Rambo (2008)

Dopo il quinto capitolo di Rocky, arriva l'epitaffio anche per l'altra icona cinematografica di Stallone, il reduce guerriero immortalato per la prima volta da Ted Kotcheff nel 1982 e poi proseguito da George Pan Cosmatos nel…
leggi tuttoGli fumavano le colt... lo chiamavano Camposanto (1971)

Il più fortunato degli spaghetti western ironici nati sulla scia di Trinità (a Roma si doveva addirittura prenotare i biglietti con due settimane d'anticipo). La parte comica è quella più debole del film, derivativa e non…
leggi tuttoNapoli violenta (1976)

Uno dei migliori polizieschi all'italiana mai realizzati, senza tanti giri di parole. Rispetto a "Roma violenta", Lenzi punta tutto sulla violenza metropolitana dimostrando di possedere un senso dell'azione non comune (la…
leggi tuttoLa terza madre (2007)

Dopo 27 anni, Argento conclude la trilogia delle Tre Madri cercando di riguadagnare credito dopo il bruttissimo passo falso del precedente "Il cartaio": il deludente risultato, purtroppo, conferma la patologica crisi creativa e…
leggi tuttoLo squalo 3 (1983)

Era difficile fare peggio del precedente, ma l'esordiente Alves c'è riuscito: una vera e propria saga del ridicolo involontario, con attori improponibili, effetti speciali in 3-D men che mediocri (lo squalo qui ha urgente…
leggi tuttoLo squalo 2 (1978)

Più che un sequel, una fotocopia sbiadita: gli ottimi effetti speciali sono totalmente vanificati dall'anonima regia di Szwarc, che della suspence probabilmente non ha mai sentito parlare e che si limita a riciclare schemi e…
leggi tuttoMorte a 33 giri (1987)

L'esordio alla regia dell'attore di "American Graffiti" è una piccola perla dell'horror, che ha saputo rappresentare senza stereotipi i teen-ager dell'epoca e tutto un mondo, quello dell'heavy metal, fatto di regole non scritte…
leggi tuttoUna nuvola di polvere... un grido di morte... arriva Sartana (1971)

Molto amato dai fans, il quarto e ultimo capitolo del pistolero becchino è in assoluto il miglior film di Carnimeo. Tenendo conto che era già passato il ciclone Trinità, il registia riesce a trovare un equilibrio fra…
leggi tuttoDèmoni (1985)

Il film per il quale Bava figlio è conosciuto in tutto il mondo. L'idea di partenza è ottima e tutta la prima parte è veramente da antologia, arrivando a dire moltissimo sugli influssi che ha la paura cinematografica su chi…
leggi tuttoLa chiesa (1989)

Un piccolo gioiello dell'horror italiano: dopo "Deliria", Soavi conferma di possedere un talento visivo raffinato e folgorante, realizzando un film labirintico, claustrofobico, aperto a varie interpretazioni; mentre la capacità…
leggi tuttoL'orca assassina (1977)

Il meno disprezzabile fra tutti i derivati de "Lo squalo". Certo, la regia di Anderson è molto spettacolare ma derivativa, e il fatto di voler attribuire un'intelligenza a tutti costi al cetaceo produce effetti qua e là…
leggi tuttoLo squalo (1975)

Il film che per primo ha fatto scoppiare la mia passione per gli horror rimane uno dei capolavori assoluti del genere. Ritmo instancabile, tensione che ti prende per il bavero dall'inizio e ti lascia tirare il fiato solo dopo la…
leggi tutto...se incontri Sartana prega per la tua morte (1968)

Lo spaghetti western che segna la nascita ufficiale del personaggio più famoso di tutto il filone, impersonato da un carismatico Gianni Garko (che era già stato un cattivo dallo stesso nome in "1000 dollari dul nero"): un…
leggi tuttoIl giustiziere della notte (1974)

Uno dei film che più hanno rappresentato gli anni '70. Cogliendo al volo il senso di malessere che serpeggiava nella società dell'epoca, l'opera ci sbatte in faccia una violenza brutale e senza abbellimenti; mentre…
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