Botta e risposta
Sanjuro (1962)

Divertente seguire le trame e gli inganni che preparano i due gruppi. Il pidocchioso Sanjuro è uno spasso anche qui. La rappresentazione del potere come violenza e inganno è ancora chiara come lo fu in "I cattivi dormono in…
leggi tuttoI cattivi dormono in pace (1960)

La messa in scena di una vendetta destinata a fallire. Sicuramente a suo tempo avrà fatto discutere, o mosso le coscienze. Ma ora, specialmente in Italia, rispecchia la normalità degli affaristi e l'indignazione ha lasciato…
leggi tuttoGang Story (2011)

Questa volta Marchal ci mostra "l'altra parte della barricata". E ancora un film con personaggi approfonditi, dei quali mostra sia i lati oscuri sia i valori. Marchal li rispetta, e sa raccontare molto bene. Non è un film…
leggi tuttoI bassifondi (1957)

Una casa discarica diventa la discarica dell'umanità. Senza vie d'uscita se non il carcere, la morte o la pazzia. Un film perfetto, non un momento morto, galleria di personaggi azzeccatissimi, sincronismo perfetto, scene…
leggi tuttoTestimonianza di un essere vivente (1955)

Il vero tema del film è il libero arbitrio dell'individuo contrapposto alle istituzioni (famiglia, società, stato). Purtroppo, come quasi sempre succede, l'individuo soccombe nella prigione del "buon senso comune", e non gli…
leggi tuttoVivere (1952)

E' difficile trovare un'altra opera d'arte che voglia suggerire allo spettatore di chiedersi che senso ha la vita, e voglia anche suggerire in che modo si dovrebbe spendere il proprio tempo. E che sia anche un atto satirico…
leggi tuttoIl trono di sangue (1957)

Impossibile non amare il Machbeth di un divino Mifune, prigioniero della ragnatela dell'ambizione tessuta dal Ragno-LadyMachbeth. Non c'è un attimo di respiro e non una caduta in questa tragedia di folle ambizione. Da ascoltare…
leggi tuttoBarbarossa (1965)

Dovrebbe essere un must per ogni medico neolaureato. Capolavoro per recitazione, scene, tocco onirico, drammatizzazione della quotidianità nella malattia, confronto tra ambizione e realtà. 10/10 E se a Tassone non è piaciuto,…
leggi tuttoL'idiota (1951)

Il film scava ottimamente i personaggi, e notevole il connubio tra immagine e suono/musica. Di fronte a un uomo talmente buono e sensibile da sembrare un idiota, i vari personaggi percepiscono la propria meschinità. Un atto…
leggi tuttoScandalo (1950)

Dopo alcuni capolavori, Kurosawa infila il secondo filmetto (il primo fu "duello silenzioso"). Stride moltissimo con i capolavori in cui Kurosawa ci parla di temi universali, dell'Uomo e della sua Natura. Il film comunque…
leggi tuttoIl duello silenzioso (1949)

Meraviglia come Kurosawa, dopo due capolavori (L'angelo ubriaco e Cane randagio), si infili in un genere che, evidentemente non è il suo. Nonostante il tema drammatico, la sceneggiatura e la recitazione di Mifune il film…
leggi tuttoCane randagio (1949)

Indagine lunga ed interesante per il rapporto che si sviluppa tra una giovane recluta della polizia e un poliziotto esperto, che gli insegna il mestiere. Alle angosce e nervosismi del giovane fa da contraltare l'esperienza di…
leggi tuttoL'angelo ubriaco (1948)

La figura del medico burbero e ubriacone è riuscitissima, come anche quella del dannato che non si vuole salvare. Anche il medico riconosce che si può salvare solo chi ha la volontà di tirarsi fuori dalla palude. Palude che…
leggi tuttoUna meravigliosa domenica (1947)

Tra piccole e grandi miserie, tristezze e piccole gioie, la domenica di una giovane coppia senza un soldo. Ciò che porta disperazione non è tanto la mancanza di soldi, quanto l'assenza di una prospettiva. Invece sognare non…
leggi tuttoNon rimpiango la mia giovinezza (1946)

La vita di 3 giovani universitari prima, durante e dopo la 2°guerra mondiale, e la maturazione della protagonista. Scegliere tra l'adeguarsi piattamente alla società o sceguire i propri ideali. Per non rimpiangere la propria…
leggi tuttoQuelli che camminavano sulla coda della tigre (1945)

Kurosawa mette in scena un classico teatrale in bilico tra suspance e registro comico. Da una parte la recitazione seriosa e drammatica del gruppo di samurai, dall'altra il portatore: un pagliaccio dalle mille espressioni…
leggi tuttoLo spirito più elevato (1944)

Nonostante sia un film del periodo bellico e intriso di nazionalismo, Kurosawa pone l'attenzione sul lavoro di gruppo e sullo spirito di sacrificio di un gruppo di studentesse volontarie. Ne risulta un film delicato e tenero,…
leggi tuttoNon sapevo che nella versione italiana avessero inserito accenti nostrani (l'ho visto in spagnolo). Pensavo che certe cattive idee non passassero… segue
I sette samurai (1954)

Il processo di umanizzazione dei personaggi non li rende più tali, ma "persone", che lo spettatore segue nelle piccole e nelle grandi cose. Anche i cambi di registro rende il racconto rappresentato come un periodo di vita…
leggi tuttoDelicatessen (1990)

Bell'esordio di Jeunet che già dalla prima pellicola ci offre il suo cinema stralunato, pieno di invenzioni, con i suoi colori e le sue facce, il suo amore per il cinema in bianco e nero, le musiche. Divertente con scene…
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