Hai detto di te modifica
Ha detto di sé
Chi mi ha conosciuto mentre stavo risolvendo un grosso guaio in un famoso quartiere cinese dice che sono nato pronto e sostiene che ho visto la luce nella chiesetta del reverendo Cleophus James, noto esorcista col vizietto, ma io rivendico le mie origini toscane di Frittole, un paese di millequattrocento, quasi millecinquecento anime. Visto che nel mio lavoro di lavatore a secco di mogwai debbo usare la forza, in quanto da un grande potere derivano grandi responsabilità, prima di iniettarmi un sedatavo perchè il potere assoluto logora, ogni nove settimane e mezzo io e Caccola (fuggito da New York nel 1997) ci dirigiamo con la macchina nera allo Spazio, l'ultima frontiera del cinema, e dopo al Titty Twister per giocarci a birra e salsicce una dune buggy rossa con cappottina gialla, altrimenti ci arrabbiamo e per non passare un tranquillo weekend di paura siamo costretti ad andare a mangiare pane ed un amore di fantasia di philadelphia da Adriana, che essendo dura d’orecchie ci costringe a chiamarla ripetutamente dalla finestra sul cortile "Adriaaanaaa, Adriaaaanaaa, Adriaaaanaaa". Lei risponde “benvenuti fratelli”... e noi ci chiediamo, come sempre senza risposta, chi sia stato a dire a quel curioso animale domestico che siamo della banda fratelli, visto che è un informazione top secret e scoprirlo sarebbe una missione impossibile. Però lui è peggio di me ed io per qualche dollaro in più potrei anche perdere sette chili in sette giorni. Altro che grande abbuffata alla spaghetti house bevendo lattepiù. Quindi gli amici miei potrebbero aver raccontato a quella sporca dozzina composta da sette samurai, più i magnifici sette, con il resto della strana coppia, le verità nascoste. Sarò costretto a metterli sotto doppio controllo segreto? Dovrò chiedere al mio Padrino di mettere gli uomini contro? So che sono brutti, sporchi e cattivi, ma fare un indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto è come cercare la cruna di un ago nel deserto dei tartari, effettuare un sorpasso con il semaforo di un profondo rosso o cercare un arca perduta nella jungla pullulante di nudi cannibali percorrendo sentieri selvaggi. E pensare che sognavo di girare il mondo in ottanta giorni imbarcandomi su un cargo battente bandiera liberiana...