Hai detto di te modifica
Ha detto di sé
Avevo otto anni (fate voi i conti) quando ho visto E.T al cinema. Ero rimasta talmente incantata che mia mamma mi ci ha dovuto portare altre due volte per soddisfare il mio desiderio di vedere il volo con la bicicletta.
Mia mamma era cresciuta in America e aveva la passione dei vecchi film Hollywoodiani. Per questo sono cresciuta a Marylin Monroe (ho visto A Qualcuno Piace Caldo almeno dieci volte), Sandra Dee (Scandalo al Sole) e Jerry Lewis. Ma è La finestra sul cortile che segna i miei primi grandi amori: Jimmy Stewart e Grace Kelly, ma, soprattutto, Alfred Hitchcock. Negli anni successivi passerò le mie giornate a cercare di vedere tutti i film del maestro del brivido fino a quando a 14 anni vedrò il film che segnerà un punto di svolta nella mia carriera: Shining. E' il primo film dell'orrore che riesco a guardare fino alla fine - fino ad allora non avevo avuto il coraggio - e purtroppo mi creerò per sempre la falsa speranza che tutti i film di paura siano come quelli del grande Maestro. Gli anni dell'università segnano il passo e inizio a diventare sempre più golosa e non mi fermo più. Sono questi gli anni di Kubrick, quelli in cui proprio come a suo tempo con il grande Alfred, vedo Full Metal Jacket, 2001, Berry Lyndon, etc. Grazie ad un amico che si occupa di cinema per una rivista locale, inizio a scoprire anche piccole perle e film di nicchia. In questi anni inizio a farmi una cultura più generale. Finita l'Università la mia vita prende una svolta decisiva: decido di trasferirmi a Londra dove, ironia della sorte, vado a vivere nel quartiere di Leytonstone, quello che, neanche a farlo apposta, ha dato i natali a Sir Alfred Hitchcock. A Londra la mia passione permette di svilupparsi grazie a due importanti elementi: la Cineworld Card (una tessera che costa meno di 20 euro al mese e che ti permette di andare al cinema quando e quante volte vuoi in un mese) e la lingua originale. Dopo qualche anno mi accorgo che non riesco più a vedere i film doppiati, nemmeno quando sono in giapponese o in russo. Divento una schifosa purista snob. Per cui i Sette Samurai (che mi piace da morire!) e Vivere di Kurosawa li guardo solo rigorosamente in lingua originale coi sottotitoli. Kurosawa è solo l'inizio. Comincio la mia stagione Asiatica...