Botta e risposta
2007
Blade Runner (1982)
Recensione
Memorabile nella descrizione apocalittica di una Los Angeles più ancorata al passato che proiettata nel futuro, soffre qua e là di patinato narcisismo, nei dilatati tramonti, nelle lambiccate scene d'amore, nel liquido poema…
leggi tuttoUna storia vera (1999)
Recensione
Dietro ogni giustificazionismo sulla natura "semplice" del film si celano i tempi da tv-movie, un buonismo troppo facilone, i flussi retorici.
leggi tuttoMulholland Drive (2001)
Recensione
Ciò che più stranisce è il fatto che a conti fatti, il film è un fenomeno esplicabile per filo e per segno. Cosa rimane allora? Tutto il resto: una meravigliosa Harring, una Watts abile nel cambiare pelle, una versione da…
leggi tuttoEraserhead (1977)
Recensione
Esordio stralunato di Lynch; parecchio grezzo e melmoso sino al parossismo. Conserva però i tratti visionari, la porta spalancata sui meandri dell'incubo, il sonno della ragione
leggi tutto2006
La fabbrica di cioccolato (2005)
Recensione
...C'è Burton, e un buon Depp. Poi un vago maroso di clichét cinematografici e letterari.
leggi tuttoThe Truman Show (1998)
Recensione
Di inquietante attualità, con un Carrey sopra le righe e una logistica dal fascino intellettuale. Qualche eccesso di retorica quando il film collassa su se stesso per eccesso di zelo.
leggi tutto2005
Perduto amor (2003)
Recensione
Esordio di Battiato alla regia: non c'è male, ma si ha l' impressione di asssieter più ad una didascalia che ad una pellicola.
leggi tuttoPerduto amor (2003)
Recensione
Esordio di Battiato alla regia: non c'è male, ma si ha l' impressione di assistere più ad una didascalia che ad una pellicola.
leggi tuttoIl siero della vanità (2004)
Recensione
Porcheria solenne, ridda inconsulta di escrementi assortiti che traggono linfa e dalle specie umane e dalle specie animali, entità che nel film, manco a dirsi, vengono a coincidere
leggi tuttoIl ritorno di Cagliostro (2003)
Recensione
"Surreale 'sta minchia!" Quasi simile ad un film tradizionale il terzo grande lavoro di Ciprì e Maresco, qua e là autocompiaciuto, spesso divertente, sospeso tra comicità, dramma, desolazione, storia. Stupendo bianco e nero
leggi tuttoTotò che visse due volte (1998)
Recensione
Premiata ditta Ciprì-Maresco va diritto al nocciolo della questione con un film scomodo e alienante. Criticabile, eccessivo, ma vien voglia di farlo guardare a Muccino
leggi tuttoIl nostro matrimonio è in crisi (2002)
Recensione
Peccato veramente, il film ha buone idee ma si risolve alla fine in quello che è, un 'idea cabarettistica che si dilata a dismisura
leggi tuttoEyes Wide Shut (1999)
Recensione
Più coinvolgente di certa produzione kubrickiana anteriore, ha però il difetto di fondarsi su un cast la cui "freschezza" non paga come ci si aspetta: la Kidman, che merita, sparisce sovrastata dall' ombra di un Cruise stantio…
leggi tuttoLa scuola (1995)
Recensione
Film di e sulla scuola, favolosamente interpretato da macchiette giuste al posto giusto, con riconoscimento particolare ad Orlando, qui non maniaco dell' insegnamento costruttivo stile "carpe diem" di Robin Williams, ma complice…
leggi tuttoJerry Maguire (1996)
Recensione
Scematella strappalacrime che getta nel polverone tante buone promesse del cinema americano (vedi la Zellweger, che pochi ricordano qui); a fare rabbia è la ridda di nominations che fanno sopravvalutare il tutto in maniera più…
leggi tuttoAsterix e Cleopatra (1968)
Recensione
Impareggiabile, fa davvero ridere. Il cattivo fa quasi più simpatia del buono, e l'architetto con l'accento siculo è quanto di meglio si possa chiedere
leggi tuttoBig (1988)
Recensione
E' meglio la versione italiana con Pozzetto: questa è troppo lambiccata e modesta, con un Hanks comunque già gradevole
leggi tuttoSussurri e grida (1972)
Recensione
2004
Il gobbo di Notre Dame (1996)
Recensione
Gobbo, Esmeralda e re Febo sono personaggi a metà: non accattivante il primo, bella senz' anima la seconda, brutto con un po' d'anima il terzo. E' il solo Frollo a primeggiare: cattivo doc senza attenuanti, riscatta l'…
leggi tuttoGli uccelli (1963)
Recensione
C'è il timore che Hitchcock voglia prenderci in giro con un film che non ha volutamente senso compiuto, ma se sentirsi fregati significa subire il fascino di un film intramontabile, c'è da augurarsi di farsi fregare per altri…
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