La strada che ti porta più velocemente delle altre all'Oceano è la sede dell'incubo metropolitano targato David Lynch.Un film che procede in maniera sorprendentemente lineare per due terzi abbondanti poi all'apertura di una scatola,nel momento in cui cade sul pavimento si inserisce... segue
VOTO 10/10 Grande cinema. Potente epitaffio dei fratelli Coen, tratto dal romanzo di Cormac McCarthy, sulla fine del mito del West, sull’avidità e la bramosia di denaro che si alimenta in un circolo distruttivo portando all’inevitabile morte violenta (e qui si sente... segue
VOTO : 7.
Johnnie To realizza una pellicola coesa e, almeno per quel poco che conosco della sua produzione, per certi versi sorprendente.
Parte piano per poi crescere gradatamente e regalare nella parte conclusiva un paio di colpi di scena molto ben assestati.
Hong Kong, siamo nel periodo in... segue
Linee narrative che si intersecano a formare un labirinto di ipotesi e congetture, sono le direttrici che compongono un puzzle investigativo di non facile soluzione, perché la verità muta la sua forma mentre il racconto procede e il “gioco” filmico si manifesta in tutta... segue
Corea del Sud, 1986, durante la dittatura militare. In un piccolo paese della provincia di Gyeonggi si aggira un assassino che uccide le sue giovani vittime strangolandole coi propri indumenti intimi. L’ispettore Park Doo-man (Kang-ho Song), aiutato dall’agente Yong-koo Cho (Roe-ha... segue
"Le cattive azioni puzzano di fogna, puoi tenerle coperte per un pò ma non te ne liberi mai". (Inside man, cit.)
Sembra quasi che il titolo voglia evocare la reale collocazione del regista all'interno del mondo cinematografico, con già alle spalle una carriera solida e... segue
Remake, sempre in bianco e nero, del capolavoro di Lumet; grandissimo esempio di tensione che appozza alle ansie ed agli attriti da guerra fredda, magari datati, ma assolutamente in parte, considerando che anche oggi un prurito al ditino di qualche militaruccio iperpermaloso potrebbe condurci... segue
Oltre ogni previsione. Nonostante l'inizio, che davvero mi aveva indotto a temere il peggio, il risultato è al contrario del tutto appagante. Non lasciatevi ingannare dalle apparenze. L'avvio non è certamente dei più coinvolgenti, perché si stenta a comprenderlo e trovarvi una logica.... segue
Ritorna Tsukamoto e il suo detective dell'incubo, Kyoichi Kagenuma (Matsuda Ryohei), in questo “Akumu Tantei 2” più un b-side che un vero e proprio sequel. Nel primo “capitolo”, infatti, la trama seguiva uno schema da thriller “classico” in cui una... segue
Joint security Area è il primo vero successo di critica e pubblico del sud-coreano Park Chan Wook, colui che ha dato il via ad una nuova casata di registi locali denominati la "generazione cinefila"....
Il film è del 2000, pluripremiato in patria (tra i tanti premi vinti... segue
'Zodiac' è la raggelante e documentatissima cronistoria delle estenuanti ma vane ricerche del killer seriale che imperversò a San Francisco con efferati delitti a partire dal 1969 ma che, al momento in cui uscì il film e a tutt'oggi, non si ha la certezza di chi... segue
Si sa, con gli anni il palato si raffina: film che una volta ti entusiasmavano col passare del tempo possono apparire a grana troppo grossa e i difetti possono diventare palesi, macroscopici, intollerabili. Eppure ci sono film che possono essere rivisti svariate volte negli anni, senza che... segue
La protagonista principale del film è Bruges, sognante e fiabesca cittadina delle Fiandre adagiata fra i suoi canali e le sue memorie medioevali, circondata dalla foschia e dalle nebbie del suo clima autunnale. Perchè Bruges è una città autunnale, non c'è... segue
Tricicli abbandonati, altalene spinte dal vento. Interni sudici e disordinati, abitati da spacciatori da quattro soldi; survoltati animali che campano a pizza, birra e giornaletti porno, le bocche impastate da alcool e acidi. Quadri incompleti che stanno per essere riempiti dai ricordi dolenti... segue
Hukkle(singhiozzo) è il primo lungometraggio di Gyorgy Pàlfi che già avevo adorato nel folle Taxidermia di qualche anno successivo a questo.Partendo da un villaggio ungherese immerso in una campagna rigogliosa e i cui abitanti sono impegnati nelle attività lavorative e ludiche che... segue
Situazioni estreme ed emozioni forti caratterizzano il cinema di Jacques Audiard sin dagli esordi e comunque ben prima che questi venisse celebrato in tutto il mondo come autore de "Il profeta". "Sulle mie labbra", nella fattispecie, è il suo terzo lungometraggio e mette in scena un insolito... segue
Shin-Hyun si presenta alla polizia, dichiarando di essere responsabile di una lunga catena di delitti. Mentre è rinchiuso in prigione gli omicidi riprendono con la stessa modalità attribuita a Shin-Hyun, che a questo punto diventa un probabile complice o mitomane. La... segue
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