Apu (Soumitra Chatterjee) è ormai un uomo fatto ed ha un riconosciuto talento letterario. Guadagna qualcosa pubblicando dei racconti ma non basta. Per vivere è così costretto a fare ogni sorta di lavoro. Gli sforzi fatti negli studi risultano vani in un paese che sembra non... segue
Sarbajaya (Karuna Bannerjee) deve prendersi cura dell’adolescente Dunge (Uma Das Gupta) e del piccolo Apu (Subir Banerjee). Il marito Harihar Roy (Kanu Bannerjee) non è molto presente perché impegnato a trovare un lavoro che soddisfi le esigenze minime della famiglia. Il suo... segue
Il cinema indiano da noi non ha mai sfondato, si sa, e anche se non si avvicina neanche lontanamente alle glorie di una cinematografia asiatica come quella giapponese, ha avuto ugualmente alcuni autori di spicco: primo fra tutti Satyajit Ray, ovviamente, a cui si possono accostare altri registi... segue
È già da qualche anno che la famiglia di Apu (Pinaki Sengupta) si è trasferita dalla campagna bengalese alla città di Benares. Ormai è adolescente Apu (Smaran Ghosal) e mentre sogna di diventare sacerdote come il padre (Kanu Bannerjee), coltiva anche... segue
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 - RETROSPETTIVA SATYAJIT RAY
L'anziano erede di una famiglia nobiliare ormai decaduta, relegato a vivere in solitudine dopo la scomparsa di moglie e figlio in occasione di una disgrazia occorsa qualche decennio prima, ricorda con nostalgia la sua passione sfrenata... segue
Nita è la figlia maggiore in una famiglia di rifugiati del Bengala a Calcutta. Per aiutare la famiglia, accantona una proposta di matrimonio con uno studente che ama, mentre il fratello maggiore, piuttosto pigro, spera di diventare un grande cantante, supportato nei suoi sogni da Nita... segue
Anni fa vidi questo film trasmesso da "Fuori orario" di Ghezzi a tarda notte e mi colpi' molto, come del resto "La stella nascosta" dello stesso regista Ritwik Ghatak, considerato in genere il più importante artista del cinema indiano insieme a Satyajit Ray. Il titolo Subarnarekha si... segue
Satyajit Ray è sempre stato molto attento ai cambiamenti nella società indiana del Dopoguerra nei suoi film di ambientazione contemporanea. Questo La grande città ci propone una figura femminile di forte spessore, Arati, che rappresenta la donna indiana emancipata e... segue
VOTO 10/10 Sono un ammiratore del grande regista indiano Satyajit Ray, di cui ho recensito già i film che compongono la Trilogia di Apu, e mi dispiace che in Italia sia così poco conosciuto (infatti anche sul sito sono poche le opinioni sui suoi film). Questo Charulata fu mandato in onda... segue
Quando è stato rilasciato nel paese di provenienza, “Devi” ha scatenato una miriade di proteste relative al suo orientamento filosofico anti-Hindu. Il lungometraggio, comunque, oltre a sostenere un avvertibile sentimento insofferente alla religiosità,... segue
"Giorni e notti nella foresta" è uno dei film più acclamati di Ray, ma naturalmente in Italia non l'avrà visto quasi nessuno nonostante che sia stato mandato on onda da Ghezzi anni fa e ce ne sia anche una copia sottotitolata su YouTube. Nel raccontare un viaggio nella... segue
Negli ultimi in India ne sono usciti diversi di titoli d'azione interessanti e di notevole spettacolarità, categoria a cui rientra di diritto anche questo DON con tanto di sequel nel 2011. Qui si può inoltre contare su un ottimo cast, a cominciare dal protagonista Shahrukh Khan che... segue
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 - RETROSPETTIVA SATYAJIT RAY
Un giovane scrittore con ambizioni di sfondare nel cinema come sceneggiatore, si trova a passare in macchina lungo una zona disabitata, incastonata tra foreste e campi destinati a colture. Un guato alla macchina lo costringe a chieder... segue
L'aereo sul quale è imbarcato sta partendo, quando Farhan, sul punto di spegnere il cellulare, riceve una telefonata che lo sconvolge; deciso a scendere finge un malore facendo abortire il decollo, poi una volta a terra fugge, sale su un taxi, chiama Raju e gli dice di prepararsi perché sta... segue
Ladri di biciclette è più vicino di quanto non si crederebbe. E' noto il debito d'ispirazione che il patriarca del cinema indiano, Satyajit Ray, ha ammesso di avere nei confronti del neorealismo italiano, dei suoi autori come della sua poetica. Se poi si considerano le filiazioni... segue
Conosciuto maggiormente col titolo di JODHAA AKBAR, queso la sposa dell' imperatore è un kolossal assolutamente straordinario diretto dal regista di ONCE UPON A TIME IN INDIA, che si serve di uno stile molto simile a quello di Zhang Yimou. Il film è infatti un capolavoro di estetismo... segue
Nel 1951 Jean Renoir (Montmartre 1894 – Beverly Hills 1979), nostalgico "narratore di storie con la cinepresa", inquieto regista... "Il cinema non è che un eterno ricominciare" ma uomo felice... "perché ho girato dei film che ho desiderato girare", dopo il non... segue
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