Nella vicenda di un giovane prima pazzo (per gioco), poi vittima (del sistema e degli amici, più infidi di lui), poi buono (e demente...), infine pedina (del potere) la metafora della Storia dell'Umanità...In principio vi era il romanzo di Anthony Burgess dal titolo... segue
Charlie Chaplin, con l’avvento del sonoro, non smarrisce lo smalto della sua mirabile dialettica ed escogita un “Great dictator” pervaso da una forma in via di evoluzione, aperta alle nuove invenzioni tecnologiche dell’epoca. L’ironia si diffonde anche attraverso... segue
ANALISI, IPOTESI, ILLAZIONI E SUPPOSIZIONI PER EVENTUALI CHIAVI DI LETTURA ALTERNATIVE SU UN’OPERA NON CONVENZIONALE.
Credo proprio, dopo molteplici visioni di questo “must” del cinema, di essere pervenuto a alcune certezze relative e, nel... segue
Cortometraggio di esordio al cinema di Luis Bunuel coadiuvato nella regia da Salvador Dalì. Manifesto cinematografico del Surrealismo bunueliano, lungo circa 15 minuti, con una sequenza di immagini oniriche che non hanno una vera e propria trama e che esaltano il potere del Desiderio e... segue
Lezione di cinema in soli dieci minuti, firmato R.Aldrich. Dopo arrivano i titoli di testa, eppure con veloci stacchi di ripresa, un montaggio di scansioni temporali di mezzo secolo, minando già alla radice la certezza dello spettatore sulla contemporaneità della vicenda, il film ha già... segue
OTTO E MEZZO (1963)
È Fellini, non c'è dubbio.
Con questo film parla di se stesso, dei suoi pensieri, delle sue fantasie, dei suoi ricordi, delle persone che ha amato o che ama, di cosa pensino gli altri di lui, dei suoi sogni, mescolando il tutto... segue
Don Rafael Acosta (Fernando Reiy), ambasciatore in Francia del piccolo Stato Sudamericano di Miranda, approfittando della sua posizione diplomatica, trasporta droga illegalmente facendo lauti affari con altre due distinte personalità, i signori Thevenot (Pauk Frankeur) e Senechal... segue
Grottesco e spaventosamente realistico: è il mix vincente di questo film, che riesce a rendere concrete con un’evidenza miracolosa le paure della gente comune all’epoca della guerra fredda. A mettersi nei panni di uno spettatore del tempo, ci si aspetta che ciò che si vede debba prima o... segue
Il titolo Amarcord, che è dialettale e significa io mi ricordo, ci dice subito che questo è il film delle memorie affettuose dell’infanzia e della prima giovinezza, in un contesto sociale nel quale la lingua della comunicazione familiare continuava a essere il... segue
Grandissimo film di Martin Scorsese sul mondo dello spettacolo caratterizzato da una storia ottima, soprattutto per le tante idee di supporto, da un mostruoso Robert De Niro (ma anche Jerry Lewis si merita una citazione positiva) e contraddistinto da alcuni segmenti cinematografici nei quali il... segue
Morire per delle idee, sì, ma di morte lenta cantavano Brassens e De André. Ferreri, compagno di anarchismo, cultore dello sberleffo disperato, iconoclasta del luogo comune e di tutte le (im)possibili forme di felicità che l’uomo inventa per sé, amplia il... segue
Guai a chi non sa che è borghese
questa fede Cristiana, nel segno
di ogni privilegio, di ogni resa,
di ogni servitù; che il peccato
altro non è che reato di lesa
certezza quotidiana, odiato
per paura e aridità; che la Chiesa
è lo spietato cuore dello... segue
Poco noto e poco visibile lungometraggio di Nemec, esponente di prima grandezza della "nouvelle vague" cecoslovacca, La Festa e gli Ospiti è una feroce satira che sembra rimandare a modelli illustri (Bunuel, La Regola del Gioco di Renoir, forse il coevo La Caccia di Carlos Saura) ma con... segue
L'espressione "Armata Brancaleone", entrata nel lessico nazionale grazie al grande successo di questo film, resiste ancora, e gli appassionati di Cinema di una certa età ricordano sicuramente con affetto lo sgangherato cavaliere Brancaleone da Norcia e i suoi compagni di ventura,... segue
Nella storia del cinema i geni sono pochi e rari: Fellini, Kubrick, Charlie Chaplin…probabilmente David Lynch. I suoi film e il suo stile ne sono una dimostrazione plausibile. Semplicemente perché non assomigliano a nessun altro cineasta. Nel 1977 firma il suo primo lungometraggio,... segue
Penderel (Malvyn Douglas), la sua fidanzata Margaret (Gloria Stuart) e il fratello di quest'ultima, Philip (Raymond Massey), sono in viaggio nelle montagne del Galles quando, ormai in tarda sera e nel buio più totale, un irruento temporale rende il percorso stradale... segue
Per andare ad analizzare attentamente la figura del clochard almeno nella storia di inizio Novecento, non si può non passare, subito dopo che da Chaplin, da Michel Simon e dal suo Boudu nell'inarrivabile Boudu sauvé des eaux di Jean Renoir. Simon va a costruire una figura topica... segue
L’animazione è sostanza morta che acquista artificialmente una vita: esattamente come gli zombie, i vampiri, i fantasmi, e tutti gli istinti primordiali che sono stati sepolti dall’evoluzione e dalla civiltà, ma riaffiorano nella pazzia. La carne che cresce oltre i... segue
BRUTTI SPORCHI E CATTIVI decreta la fine della poesia delle borgate decantate da Pasolini vent’anni prima, con la letteratura, la poesia e il cinema. Morto violentemente anch’egli, muore anche il suo mondo di cui ne aveva tristemente preannunciato l’imbarbarimento e... segue
Siviglia. Un uomo scende da una macchina con chauffeur e in un’agenzia chiede un biglietto di prima classe per andare a Parigi via Madrid in treno. Poco dopo rientra a casa, il maggiordomo lo informa che lei è andata via da cinque minuti: la stanza è in disordine, c’è un cuscino macchiato... segue
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