Nella grande tenuta dei Borgen, nello Jutland in Danimarca, vive il patriarca Morten Borgen (Henrik Malberg) insieme ai tre figli e alla nuora. Mikkel (Hemil Hass Christensen) è il primogenito, un uomo che ha perso la fede in Dio e che neanche le amorevoli attenzioni della moglie Inger... segue
Danimarca,1623. Marthe Herlofs (Anna Svierkier) è braccata dalla folla perché accusata di stregoneria. Viene presa e condotta davanti al tribunale che dovrà giudicarla. Durante il processo presieduto dal reverndo Absalon Pedersson (Thorkild Roose), l’anziana donna... segue
Nel 1965 l’Indonesia passa sotto il controllo dell’esercito e di un gruppo paramilitare formato da gangster. Nel volgere di pochi mesi si scatena una feroce caccia all’uomo che mira ad eliminare fisicamente gli oppositori al nuovo governo... segue
Il film inizia con una didascalia che avverte il pubblico che le immagini che verranno mostrate sono reali e i reporter che le hanno girate le hanno fatte arrivare all'estero di nascosto (è mostrato anche come la cosa è stata fatta!). Poi parte il film che alterna momenti ripresi... segue
L’Oscar 2013 per il miglior documentario va a una storia illogica, anomala, incomprensibile. Il suo protagonista è un musicista fallito, che in patria riesce a vendere soltanto un paio di dischi, e che non sa, invece, che dall’altra parte del mondo, è diventato un mito così grande da... segue
Il danese Jørgen Leth, considerato da Lars Von Trier come il suo maestro, tanto da citare una sequenza del film nel suo Epidemic e da realizzare in collaborazione con lui, nel 2003, Le cinque variazioni, in cui Von Trier lo sfidava a rigirare, sulla base di alcuni precisi... segue
Terzo e conclusivo capitolo della trilogia sulla criminalità danese (per quanto assolutamente multietnica anche più del solito) di Refn che riporta in auge il boss Milo, abbondanto nel secondo capitolo e che qui ritorna passando dall’essere il pericolo per tutti, ad essere lui stesso in... segue
"Dancer in the dark" vinse la Palma d'oro al festival di Cannes del 2000: fu un premio in un certo senso inevitabile, visto che Lars von Trier è andato sulla Croisette in concorso con quasi tutti i film da lui realizzati, ma rimane l'impressione che la giuria fu almeno un pochino... segue
Colpisce, in questo film, la sua sostanziale sovrapponibilità con il coevo Destino di Fritz Lang, con cui ha in comune la struttura a episodi - che ripropongono, in diverse epoche storiche, il medesimo tragico tema – e la fatale figura del protagonista, che qui è il... segue
Uno scrittore cerca l’ispirazione. E intanto soffre la fame. L’unica cosa che può mangiare è la carta, dopo avervi annotato frasi da dimenticare. Fuori dalla finestra, e al di là delle vetrine, scorge un mondo col quale ha perso il contatto. Ceste di pane appena sfornato. Orologi che... segue
Quattro, squisite, ore in compagnia della combriccola ospedaliera più improbabile mai vista sul piccolo schermo, tra i corridoi infestati dell'ospedale danese detto Riget (il Regno). Ordinarie storie di spettri e deformità assortite che reggono la candela a ben più... segue
“Ramli probabilmente era una brava persona, ma cosa potevamo fare? Era una rivoluzione!”
J: “Che supporto avete avuto dall'esercito?”
“Aspettavano lungo la strada, col camion. Non venivano quaggiù.”
“Non sono mai venuti... segue
Strade dure,violente e cattive.
Angoli di mondi periferici agli antipodi della "normalita'",la sopravvivenza come filo sottile.Onori e dignita' nel sangue "parentale",mani sporche di rosso.
Rosso vivo,da organicita' fisica,luci da "night" e tormenti interiori.
Il miglior talento del cinema... segue
Un vulcano erutta e cambia per sempre il volto della terra intorno a sé. Così, all’improvviso, anche la vita si trasforma, oltrepassando il punto di non ritorno, al di là del quale si estende un ignoto da costruire ex novo, sulle ceneri del passato. A volte anche il rancore costituisce un... segue
"Trasformare un pranzo in una specie di avventura amorosa, nobile e romantica, in cui non si è più capaci di fare distinzioni tra l'appetito del corpo e quello dell'anima." E' il senso profondo di questa magica e sensibile opera danese, tratta da un racconto di Isak Dinesen (che... segue
Questo film contraddice palesemente il giuramento conclusivo presente sul manifesto del Dogma 95, ossia: "...giuro come regista di astenermi dal gusto personale! Non sono più un artista. Giuro di astenermi dal creare un'"opera", perché considero l'istante più importante del... segue
Il morto che cammina
Camminare vuol dire muoversi; è un gesto spontaneo, un’azione che avviene in automatico.
Significa calpestare il suolo, poggiare ripetutamente, uno dopo l’altro, i piedi su una superficie che può essere piana, irta o scoscesa, ruvida o... segue
Umanamente scorretto. E' questa la prima espressione che viene in mente per descrivere Dogville, ad oggi, una delle migliori tra le opere di Lars Von Trier, regista difficile, strano, ma sempre intrigante, forse proprio per la 'demonizzazione' che l'opionione pubblica ha fatto della sua... segue
Al di là del fatto che allo spettatore moderno questo film possa apparire particolmente sfiancante per la sua lentezza, resta un'opera ammirevole per diversi motivi: il naturalismo nell'ambientazione e nella recitazione; la compostezza, l'austerità e il pudore delle inquadrature;... segue
Seconda serie, quarto episodio. Le situazioni e le storie si evolvono parallelamente, incrociandosi di tanto in tanto; tutto come negli episodi precedenti: atmosfere cupe e claustrofobiche, presenze occulte a creare una discreta tensione. segue
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