Voto 10/10 È ormai appurato che "Il Decalogo" di Kieslowski è stato uno dei vertici del cinema di fine millennio. Fra l'altro, un capolavoro girato per la tv in un decennio come gli anni Ottanta che aveva visto altre opere fondamentali di grandi registi destinate al piccolo... segue
Derek Jarman nel 1988 realizza uno dei suoi film più strazianti e accusatori, senza essere mai urlato o smodatamente esaltato: ricerca sempre invece il travaglio tramite una messa in scena potenzialmente forte e poeticamente dolorosa, d'impianto teatrale e iconografico, a volte scarna ed... segue
Preferisco il film nella versione cinematografica di circa 85 minuti, il cui titolo originale andrebbe tradotto come "Breve film sull'amore", piuttosto che in quella corta che risulta come sesto episodio del Decalogo di Kieslowski. La versione lunga è più completa, può contare su certe scene... segue
Nel 1988 Jean-Luc Godard intraprende un'opera monumentale, smisurata, senza ancora sapere esattamente quanto e come il progetto si svilupperà. Si tratta della 'storia delle storie del cinema', gioco di parole che la lingua francese restituisce in maniera ben più efficace: Histoire(s) du... segue
Parlare delle Histoire(s) du cinema di Godard in un testo di critica cinematografica è difficilissimo, perché si tratta di un'opera che sfugge alle normali definizioni, non essendo né un documentario né un film a soggetto, ma piuttosto un "film-saggio" in cui il... segue
A tutti i fortini
costruiti con delle sedie ed un lenzuolo
quando le nostre case erano più grandi ed estese;
quando credevamo di sapere tutto,
e credevamo A tutto.
A tutti i castelli
eretti con tavoli e cuscini
quando le nostre stanze erano più vaste... segue
Ultimo film di Sergej Paradjanov, anche questo co-diretto da Dodo Abashidze (come il precedente "La leggenda della fortezza di Suram") "Ashik Kerib" é un film che conferma la sua idea di cinema visionario e fuori dagli schemi, cinema antinarrativo, pittorico, molto lontano dai canoni del... segue
Ennesimo capolavoro del regista. Angoscia riflessiva e repulsione istintiva si fondono, come si fonde la mente e lo spirito dei due protagonisti, così da diventare un'unica e vibrante entità. L'amore, di per se deforme (vagina triforcuta), porta verso il baratro il rapporto intangibile e... segue
Ieri sono riuscito a vederlo per la prima volta e ho voluto che lo guardassero assieme a me anche i miei figli che forse stanno facendo troppo l'occhio all'animazione computerizzata.Magari quando saranno grandi potranno però raccontare ai loro figli che un Miyazaki lo hanno visto anche al... segue
Ultimamente mi sto dedicando un po’ al cinema di animazione, genere su cui non mi sento certamente un esperto, e sono riuscito a recuperare questo “Una tomba per le lucciole” prodotto dallo studio Ghibli di Miyazaki e diretto da Isao Takahata, regista che in precedenza aveva... segue
"Sur" è il film di Solanas successivo a "Tangos", che parlava dell'esilio del maestro di tango Gardel. Questo è invece un film sul ritorno, una sorta di nostos sudamericano, con il quale Solanas parla, sotto mefaora, del difficile ritorno alla democrazia e invita, sommessamente, i propri... segue
They're writing songs of love, but not for me.
A lucky star's above, but not for me.
Sono livide immagini in bianco e nero a mostrarci gli ultimi, mesti, giorni di vita del più importante trombettista e jazz singer bianco di tutti i tempi.
Chet, sempre attorniato da splendide... segue
1988, Claire Denis esordisce alla regia, ha 42 anni, Makavejev, Costa-Gavras, Wim Wenders e Jim Jarmusch sono stati i suoi grandi maestri.
Chocolat nasce già capolavoro e poi verranno gli altri.
Il Camerun è lo spazio del suo subconscio, la materia prima della sua autobiografia,... segue
In una Los Angeles irriconoscibile, ben lontana dalla città delle luci e della vita notturna, in un quartiere degradato si trova una chiesa abbandonata che cela al suo interno un mistero. Con questo film John Carpenter tocca uno dei suoi vertici mettendo in scena una rappresentazione del... segue
“Un ricordo è una cosa che possiedi o è una cosa che hai perduto?”
Denso e intenso, profondo, senza compiacimenti. Tra i 44 lavori di Woody Allen - uno dei pochi registi che ha diretto ottimi film sia comici che drammatici - questo è uno dei... segue
Anche questo è uno dei miei CULT personali.Amore tra diverse classi sociali,tra razze diverse suggerendo che chi ha di piu' fuori spesso ha molto meno dentro,con una famiglia talmente scombinata e variopinta che è un piacere vederla e vivere il film assieme a lei.Alla fine il... segue
L'avrò visto un triliardo di volte ma all'ennesimo passaggio televisivo non ho resistito alla tentazione di riguardarlo,però stavolta assieme i miei figli.E con mio sommo gaudio anche loro si sono divertiti da matti in questa ardita compenetrazione del mondo cartoon con quello... segue
L'autobiografismo continua in "Voci lontane…sempre presenti" ("Distant voices…Still lives", 1988), dove Davies rievoca le vicende della sua famiglia prima, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, ma dove, significativamente, non mette in scena se stesso. Anche questo film è diviso in due... segue
Specchiarsi uno nell’altro per (auto)distruggersi a vicenda. Farsi massa per rinunciare alla propria identità pensante, e lasciarsi coinvolgere in un assurdo gioco al massacro. Jan Svankmajer esemplifica il fenomeno riferendosi al calcio: quella che si disputa in questo... segue
Le relazioni pericolose è uno di quei libri generalmente non letti che si trovano negli elenchi dei romanzi epistolari nei manuali di letteratura. Lo scrisse Choderlos de Laclos ed è un testo di riferimento per tutti quei perversi che si mettono in testa di rendere la vita... segue
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