Fu la battaglia campale di Culloden (1746), combattuta a poche miglia da Inverness (Scozia), a spazzare via le definitive speranze giacobite di restaurazione sul trono d'Inghilterra. Le forze ribelli di Charles Edward Stuart (un manipolo di 5000 uomini circa) furono spazzate via in campo aperto... segue
Un uomo di nome Niki Jumpei(Eiji Okada)sta attraversando una zona costiera desertica e sabbiosa del Giappone;è un entomologo,il suo scopo è quello di trovare un nuovo esemplare di scarabeo della sabbia,vagheggia l'idea,una volta trovato l'insetto,di diventare famoso nell'ambiente... segue
Prima guerra mondiale. Il soldato semplice Arthur Hamp (Tom Courtenay) sopravvive ad una battaglia atroce dove hanno perso la vita quasi tutti i suoi commilitoni. Poco prima aveva scoperto che la moglie lo stava tradento con un altro uomo e questi due fatto gli sono parsi sufficienti per... segue
Il cinema giapponese riserva sempre delle sorprese, basta saperle cercare. "Onibaba" è un horror anni 60 che riflette sull'assurdità della guerra, sulle conseguenze devastanti dei conflitti che provocano morte e distruzione ma abbrutiscono anche gli esseri umani nel profondo. Tutto... segue
“Nelle notti più oscure migliaia di fuochi spettrali volteggiano sulla spiaggia o si librano sopra le onde - pallide luci che i pescatori chiamano “Oni-bi”, o demoni di fuoco - e, ogni volta che si alza il vento, un suono di grida potenti si alza da quel mare, come il clamore di una... segue
Alla sua uscita nelle sale francesi, la critica definì Le ombre degli avi dimenticati «un meteorite venuto da un altro mondo». Enorme fu infatti il clamore - e lo scandalo - che destò, in patria e non, il primo vero grande film di Sergej Paradjanov. Un'opera radicale e sconvolgente, barocca... segue
Una riflessione per immagini sulla coscienza di sé come percezione esterna, da parte di noi stessi, col tramite degli altri esseri che vediamo come nostri simili e che, a loro volta, ci riconoscono come tali. La realtà è cosparsa di specchi, in cui continuamente ci riflettiamo: specchio è... segue
L'infermiere (Beatty) di una clinica per problemi mentali si innamora di una paziente ninfomane (Seberg) e diventa follemente geloso di un altro internato (Fonda).Senza patetismo e moralismo il regista Rossen ,al suo ultimo film,sforna forse la sua prova migliore ,esplorando i sottili... segue
PREMESSA
Se nel 1599 fosse esistito il cinema, Shakespeare sarebbe stato il più grande produttore di film del suo tempo:lo scrisse Laurence Olivier in un articolo diventato famoso (Nascita dell’Enrico V)pubblicato nel 1949 su Sequenzen° 2.
Opinione assolutamente condivisibile questa... segue
Bellissimo, più di un buon film di spionaggio. Certo, il risvolto spionistico della vicenda è forse quello principale, e naturalmente funziona bene. Il film ha però un certo valore aggiunto per come rappresenta la follia del nazismo e accenna ai campi di concentramento; per... segue
San Miguel. Una striscia di terra arida che passa quasi furtivamente fra una manciata di casupole bagnate dalla polvere e da un sole implacabile.
Siamo al confine con il Messico; all’orizzonte si staglia la figura di un uomo, un solitario. Cappello e poncho.
E pistola in mano.
Si chiama... segue
Lumet è un regista che raramente delude, uno dei pochi che con piglio quasi cronachistico ha saputo raccontare le contraddizioni sociali e politiche dell’America, uno che fin dal suo straordinario esordio (La parola ai giurati) non ha temuto di esporsi in prima persona affrontando... segue
Il titolo originale Midareru significa «tormento» e la parola stessa rimanda al vocabolario del melodramma. Ed infatti si tratta, in buona sostanza, proprio di un melodramma: l'amore di un giovane scioperato per la cognata (vedova del fratello) di dodici anni più vecchia di... segue
Barcamenarsi tra le opprimenti regole del Codice Hays è stata un'arte ben più complessa da riprodurre di quella cinematografica. Per oltre un trentennio sceneggiatori, registi e produttori fecero i salti mortali per non abdicare totalmente alla vanità di un codice... segue
Primo e più grande successo nella filmografia di J. Demy, Les parapluies de Cherbourg è un delizioso gioiellino scintillante di barocchismo sobrio, se è concepibile l'ossimoro. Diviso in tre parti distinte, il film inizia con una inquadratura verticale dall'alto... segue
Ho fatto un film epico-lirico in chiave nazional-popolare, in senso gramsciano. Ho potuto fare il Vangelo così come l’ho fatto proprio perchè non sono cattolico, nel senso restrittivo e condizionante della parola: non ho cioè verso il Vangelo né le inibizioni di un cattolico praticante... segue
Di Kalatozov finora avevo visto l'acclamato "Quando volano le cicogne", ma questo "Soy Cuba", coproduzione russo/cubana accolta freddamente alla sua uscita, probabilmente è un film anche migliore.
Una tetralogia di episodi ambientati durante il periodo conclusivo della dittatura di... segue
VOTO 10/10 Sono un ammiratore del grande regista indiano Satyajit Ray, di cui ho recensito già i film che compongono la Trilogia di Apu, e mi dispiace che in Italia sia così poco conosciuto (infatti anche sul sito sono poche le opinioni sui suoi film). Questo Charulata fu mandato in onda... segue
Il bianco e nero di questo film è come chiazzato di fango, coperto da una patina livida e melmosa, da cui affiora, a tratti, il pallore madido dei volti sofferenti, segnati dalla sforzo della lotta. L’umanità appare lacerata, ma non perché divisa in classi sociali o... segue
"Fucileranno qualche ostaggio, ma questo è il prezzo da pagare. I suoi quadri lo giustificherebbero?"
Francia, agosto 1944, ultimi giorni dell’occupazione tedesca. Mentre gli alleati si avvicinano a Parigi, l’esercito tedesco comincia a smobilitare. Il colonnello Von... segue
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