Nella grande tenuta dei Borgen, nello Jutland in Danimarca, vive il patriarca Morten Borgen (Henrik Malberg) insieme ai tre figli e alla nuora. Mikkel (Hemil Hass Christensen) è il primogenito, un uomo che ha perso la fede in Dio e che neanche le amorevoli attenzioni della moglie Inger... segue
Sarbajaya (Karuna Bannerjee) deve prendersi cura dell’adolescente Dunge (Uma Das Gupta) e del piccolo Apu (Subir Banerjee). Il marito Harihar Roy (Kanu Bannerjee) non è molto presente perché impegnato a trovare un lavoro che soddisfi le esigenze minime della famiglia. Il suo... segue
"Nubi fluttuanti" merita sicuramente il titolo di classico del cinema giapponese. E' un film che fu subito amato molto dal pubblico del paese del Sol Levante, ma anche dalla critica che spesso lo ha inserito ai primi posti in alcuni sondaggi sui migliori film giapponesi della Storia del Cinema,... segue
"Compio la missioni affidatami da Dio": è Harry Powell a pronunciare questa frase ne La morte corre sul fiume, tratto dal romanzo di David Grubb, primo e (purtroppo) ultimo film diretto dal grande Charles Laughton.
Personaggio particolarmente emblematico, Harry Powell è un pastore... segue
Buon dramma sentimentale, che pone un problema antico come il mondo, benché risolto ogni volta nello stesso modo: vale la pena rinunciare all'amore e alla felicità per il successo? Si può andare avanti così per sempre? No, naturalmente. Ottima l'interpretazione di James Cagney il quale - e... segue
Come si crea un mito? La ricetta non esiste, anche se molti press agent potrebbero venirci in aiuto. Come si fa a rendere il titolo di un film un modo di dire e un attore un’icona? Chissà, ma di certo una buona dose di lavoro lo fa il destino cinico e baro. Sta di fatto che... segue
Il film fu girato dai due giovanissimi registi appena usciti dalla scuola di cinematografia, con un occhio al cinema sovietico degli anni venti e trenta (in particolare Ejzenstejn), con il messaggio relativo allo sfruttamento e alle umiliazioni inferte alla povera gente da parte del potere... segue
"I sindacati... Buoni i sindacati, te li raccomando i sindacati, buoni solo a riempirti la testa di chiacchiere e a pigliarti i soldi, coi loro giornali pieni di belle parole, giustizia, i diritti del lavoratore, vent'anni di belle parole... Prima ce le dicevamo di nascosto all'orecchio,... segue
UN TENTATIVO FALLITO DI ANNULLARE IL TEMPO.
Nel suo castello in Spagna il potente Arkadin, durante una festa mascherata si presenta ai suoi invitati raccontando l’apologo della rana e dello scorpione:
“Uno scorpione chiede alla rana di aiutarlo ad attraversare... segue
Questo film è il terzultimo di Mizoguchi, girato nel 1955 un anno prima della sua morte prematura per leucemia, ed è uno dei due soli a colori (l’altro è il semisconosciuto e coevo “La vera storia del clan di Taira”, un jidai-geki).
La storia si svolge... segue
Dementia è un bizzarro esperimento cinematografico, privo di dialoghi, che recupera gli stilemi del cinema muto - nell'uso dei primi piani, nel montaggio, nella recitazione enfatica -, per inserirli in un contesto propriamente noir. La protagonista - la "Daughter of Terror" nel titolo... segue
Rullo di tamburi e squilli di tromba. L’orchestra di Sir. Alfred Hitchcock suona una sinfonia ridondante, lievemente interrotta da un gong a fare da sottofondo e da uno sbatter di piatti quasi discordante e foriero di allarmanti segni premonitori.
Da Casablanca a Marrakech come a Las... segue
L’ultimo film girato insieme tra Anthony Mann e James Stewart è un western crudo e spettacolare nella magnificenza di uno splendente cinemascope che intreccia tante sotto-trame su vendetta e potere ed ha chiare e nitide influenze shakespeariane. Re Lear è la tragedia... segue
Rovistando sugli scaffali della cineteca, tra miriadi di titoli ordinati per autore, cercavo un thrillerone del grande Michael Mann quando, casualmente, mi imbatto nella filmografia di questo suo omonimo: non Michael, ma Delbert Mann, omonimo e, mea culpa, anche... segue
Ottimo remake in musica di una pellicola del 1942 con Rosalind Russell protagonista e la regia di Alexander Hall. Un grosso contributo per la gradevolezza dell’insieme va certamente attribuito alla qualità della alla sceneggiatura (opera dello stesso regista e di Blake Edwards, già... segue
Averne di film minori così. Stretto fra pietre miliari del calibro dei Vitelloni, della Strada e delle Notti di Cabiria, questo Bidone resta forse il film più dimenticato di Fellini. E’ un peccato perché, al netto di qualche difetto strutturale, resta un’opera... segue
Ciò che una volta presente non ci turba, nell’attesa ci fa impazzire (Epicuro)
Sai come ci si sente quando si ha bisogno di una risposta che non arriva mai? Quando si è bloccati nell’attesa e non è più possibile aspettare?
«Tua madre non... segue
il tournage, come ricorda lo stesso Buñuel, fu assai accidentato, sia perché una grave crisi economica stava investendo il cinema messicano, al punto che il regista fu costretto ad accettare la proposta, che gli veniva dal sindacato degli attori, di produrre il film in... segue
Laurence Olivier, inglese fino al midollo, ha portato al cinema "Riccardo III". Ma mi sorge un dubbio: l’ha portato al cinema o a teatro? Poiché questo modo teatrale di organizzare i dialoghi e le scene mal si addice - secondo me - ad un film. E' affettato e non ha nemmeno il fascino del... segue
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