“Umberto D” (1952) è un film caposaldo del neorealismo italiano e di Vittorio De Sica.
In un’ambientazione minima, gretta, cadenzata, moribonda, annebbiata e con spazi ingombranti, il resoconto zavattiniano urge di stemperare il nostro sguardo in un fruscio fogliare di mestizia... segue
Akira Kurosawa, maestro eclettico, che nella sua carriera ha spaziato dall'epico Cinquecento dei Samurai alla problematica realtà del dopoguerra giapponese, alternando allo humour picaresco un senso espressionista della tragedia, integrando temi classici della cultura occidentale (presi da... segue
Luci della ribalta è una sorta di testamento spirituale per Chaplin: un lungo melodramma dove la componente sentimentale ed emotiva è molto più importante rispetto a quella burlesca, a differenza dei film muti dove venivano sapientemente miscelate. E' un'opera parzialmente... segue
Insieme a Rashomon di Kurosawa, O-Haru è stata sicuramente l’opera che più di ogni altra ha contribuito nell’immediato (i primissimi anni ’50) ad imporre all’attenzione del mondo le straordinarie qualità innovative di una cinematografia (quella... segue
La borghesia, autrice in epoche moderne (diciamo dall’illuminismo in poi), di tutte le spinte sociali contro lo “statu quo” imperante, ma anche simbolo di un coacervo di sentimenti massificati, non è mai stata trattata bene dal cinema; si sono esaltati i suoi (molti)... segue
A vederlo, non sembra affatto un film francese. All'epoca, il risultato avrà sicuramente fatto impallidire Alfred Hitchcock e altri suoi colleghi d'oltreoceano. Lo spunto è originale e fornisce geniali invenzioni narrative. Ci sono momenti registici irripetibili (le traversie sul ponte... segue
Questo è il cinema che fa il verso a se stesso, realizzato per altro in un periodo (gli anni '50) in cui il genere di riferimento - il musical - sembrava essere entrato irreversibilmente in crisi.
Quasi in contraddizione con la tendenza (risultata poi tutt'altro che veritiera) Cantando... segue
Macbeth è l’ultimo film americano (del decennio 1947-1957) di Orson Welles che per ragioni fiscali è costretto ad abbandonare l’America. Nel 1948 arriva in Europa e a parte brevi parentesi in patria, vi resta fino al 1957.
In questi dieci anni sostiene incredibili ritmi di lavoro: dirige... segue
Si sta svolgendo – è il giovedì santo – il lavacro dei piedi dei bambini: i dignitari laici, fasciati delle insegne dell’Ordine del Santo Sacramento, aiutano l’officiante durante la cerimonia, versando l’acqua per risciacquare i piedini... segue
In una Londra che porta ancora i segni dei bombardamenti un assassino ( Dirk Bogarde) che ha appena ucciso l'amante della moglie, incrocia un bambino (Whiteley) dagli istinti di piromane e che si nasconde per evitare punizioni.
Inizia cosi' una lunga fuga a due verso una liberta', che si... segue
Giugno 1940, Seconda Guerra Mondiale. Mentre percorre le strade sterrate della campagna francese, un folto gruppo di sfollati parigini subisce un attacco aereo da parte dei tedeschi: la piccola Paulette e la sua famiglia (madre padre e Jock, il cagnolino sempre in braccio a lei), si gettano a... segue
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Nell'inquietante incipit assistiamo uno strambo personaggio dall'aria mite congedarsi in modo molto strano dalla padrona di casa presso cui ha offerto il suo servizio di ripulitore di case.
Notiamo lo stesso uomo mentre corre tra i binari ferroviari per... segue
Un grande classico di Becker, purtroppo poco amato quando uscì nelle sale sia dal pubblico che dalla critica (perfino Bazin lo stroncò, salvo poi tornare sui suoi passi qualche anno dopo), ma ampiamente rivalutato in seguito. E' la storia di una "donna della mala", Marie soprannominata Casco... segue
Qualche centimetro di polvere si è depositato sicuramente su Scaramouche (1952), specie perché diretto da George Sidney, regista di film musicali e in costume per lo più, ma di certo non un risulta essere uno dei big della sua epoca e né tra i registi di "seconda" o... segue
La giovane Kiyoko fa la guida turistica a Tokyo, ha un fratello e due sorelle figli come lei di quattro padri diversi e resiste alle pressioni della famiglia che la vorrebbe vedere maritata ad un laido fornaio di mezza età. La sua vita trascorre tra squallide beghe familiari, tresche... segue
“Roma ore 11” è stato girato sessant'anni fà o ieri? Rimango sempre di sasso quando mi accorgo di quanto possa essere grande il nostro cinema italiano, quello dei maestri che hanno saputo cogliere non solo il semplice attimo, come improvvisati impressionisti dell'epoca, ma che hanno saputo... segue
Scrivo queste righe sull’onda di un ricordo, di una immagine che mi ha accompagnato da quando ho visto questo film (“Il temerario”). Credo di aver avuto nove o dieci anni. Da allora una parte piccola di me è rimasta in allerta, come se questo film l’avesse fissata e poi fotografata, in... segue
Europa 51 fa parte, insieme a Stromboli e Viaggio in Italia, di una trilogia di film diretti da Rossellini e interpretati tutti da Ingrid Bergman come protagonista, che da alcuni è stata definita la Trilogia della solitudine, perchè tutti e tre i film raccontano le vicende di donne che devono... segue
Di origini irlandesi, Ford non ha mai dimenticato le sue radici, al contrario, ha sempre cercato di ricreare l'Irlanda a Hollywood: nei suoi film, tranne qualche rara eccezione, c'è sempre stato spazio per le tipiche chiassate da musi hall dublinese.
Un racconto di Maurice Walsh, "Green... segue
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