Regia di Ron Howard vedi scheda film
Ron Howard ci offre un film senza età, lo si apprezza se ci si "sente" diciannovenni. La corsa in Oklahoma conserva il fascino di quando facevo il tifo per Glenn Ford e Maria Schell ("Cimarron") e qui la Kidman e Cruise sono formidabili nelle mille traversie loro inflitte dalla regia per arrivare alla terra e all'amore.
CUORI RIBELLI (1992)
Forse non basta neppure, sentirsi - o essere - diciannovenni oggi, aiuta non poco anche poter ricordare i tanti film (western o comunque di avventura) amando i quali si era cresciuti: in altre parole, appartenere alla mia generazione. Ecco perchè sarà difficile che questo film piaccia a molti quanto è piaciuto a me. È un film senza età, ha 27 anni ma potrebbe benissimo esser arrivato di recente così come (e in tal caso figurerebbe tra i miei preferiti) a fine anni cinquanta o inizio sessanta.
Comincia il film e ti trovi subito a rammentare "Un uomo tranquillo": stesse facce e stessi caratteri di questi simpatici personaggi irlandesi sempre sopra le righe, la quasi scherzosa e comunque innocua scazzottata iniziale tra il ragazzino Cruise e i suoi fratelli più grandi e grossi di lui ti fa venire alla mente quella tra John Wayne e il futuro suocero, padre della rossa Maureen O'Hara. E ti aspetti di godertene nel prosieguo tante altre (ce ne saranno a iosa, qualcuno dirà che alcune sono troppo violente ma... è il suo bello, spettacolo; tanto si capisce subito che ci sarà il lieto fine, Howard te lo fa capire).
Infatti...c'è subito il dramma, la morte del padre ma non ti ci rattristi più di tanto perchè prevale subito il sorriso quando, credutolo abbondantemente morto, riapre gli occhi perchè "si era dimenticato" di dire al figlio piccolo quanto sia importante avere un pezzo di terra proprio. E a questo punto spira serenamente.
Arriva il cattivo, che non solo toglie loro la terra (non sono riusciti a pagare l'affitto) ma ne brucia la casa. E dunque vendetta sia: vai e uccidi ragazzo, gli dicono dandogli un fucile, un attrezzo a lui sconosciuto, mai usato. Ma uccidere chi? Ovviamente il padrone, che possiede "mezza Irlanda" e non si è mai visto da quelle parti. "Cuori ribelli" comincia così.
E sei portato immediatamente a fare il tifo per questo povero "diciannovenne" dalla faccia simpatica, non tanto alto e con grinta da vendere, ma soprattutto proprio carino (così lo giudicherà, presto, la splendida e più o meno coetanea Nicole Kidman; lui, naturalmente, non aveva mai visto "nulla di simile", dirà molto più avanti quando lei gli chiederà "ma tu mi trovi un po' bella?").
Ma non precorriamo i tempi, ecco l'incontro tra i due:
A dorso d'asino lui è finalmente giunto alla villa del padrone ed è nascosto nella stalla in attesa di trovare il momento opportuno per compiere la sua "missione". Lei è entrata al termine di una passeggiata a cavallo e ha sentito un rumore, scopre la sua presenza, è intimorita, con un forcone lo tiene lontano, lui si sta avvicinando, lei reagisce e involontariamente lo ferisce ad una gamba, vede il sangue, si spaventa, corre fuori gridando "papà!". Lui benchè ferito (non riesce a camminare) prende il fucile e spara al padre o meglio tenta di farlo, gli scoppia in mano, si ferisce ulteriormente, perde i sensi, è ridotto male e lo adagiano in un letto dopo averlo pulito, è nudo.
Salvo un'insalatiera che la Signora, la madre di Nicole, gli pone sulla parte che ritiene sia bene la figlia non veda (per rispetto della sua purezza).
Figuriamoci... la cosa più naturale è dare una sbirciatina non appena per qualche attimo resta sola nella stanza con questo bel giovine addormentato. Specialmente lei, col caratterino che si ritrova (e che ci rivelerà tra poco).
Che c'entra l'America? È lei che ce l'ha già in testa e determinerà tutto il seguito della vicenda, di cui io vi ho raccontato solo la parte propedeutica: relativamente breve (il film dura circa due ore e per me, che l'ho visto recentemente in Tv, sono state due ore gradevoli).
Mi spiace di non essere riuscito a trovarlo, al momento, tra i film disponibili senza problemi in rete.
cherubino,
16 maggio 2019
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