Regia di Rob Reiner vedi scheda film
Quale tristezza. Certo, è vero che per il 99% delle coppie nel mondo l'amore è soltanto terrore, è una sensazione di smarrimento che lo guida, l'angoscia di rimanere soli, degli anni che avanzano impietosamente, o semplicemente la carenza di alternative o ancora la poca fantasia. Tutte situazioni ben rappresentate (involontariamente) da questo Harry ti presento Sally; purtroppo però questo è l'unico punto verosimile di tutto il film. Non è un inno all'amore (ma pare che volesse esserlo, nelle intenzioni), è un inno all'ansia, alla paura della morte, al senso di vuoto e smarrimento che coglie gli umani che non sono in grado di portare avanti la propria vita per sè stessi, da soli. In aggiunta a ciò è pure un blando scopiazzamento della commedia alleniana; disgraziatamente però non basta una colonna sonora swing-jazzata ed un intreccio amoroso-nevrotico condito da qualche battutina (raramente all'altezza di Woody) a ricalcare l'originale. Robetta.
Harry e Sally si conoscono - superficialmente - già da una decina di anni, lui ha sempre tentato l'approccio, ma lei continuava a rifiutarsi. Poi il caso li riavvicina e i due cominciano a frequentarsi, ma stavolta solo per amicizia. Ben presto però finiscono a letto insieme: prima sembra un errore destinato a separarli, poi entrambi cedono alla mancanza di alternative e all'età che avanza e si accoppiano: questo è l'amore.
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