Regia di Michael Hoffman vedi scheda film
Spumeggiante commedia sofisticata sullo star system televisivo, girata da un corrosivo e beffardo Michael Hoffman alle prese con una trama davvero elettrica. La quarantenne attrice protagonista della soap opera più seguita d’America, Anche il sole tramonta, entra in una crisi professionale e emotiva per varie ragioni: una comprimaria arrivista tenta di spodestarla con l’aiuto di un giovane manager; la nipote arriva in città con l’obiettivo di recitare; una vecchia fiamma, già protagonista del serial, ritorna in scena. Nonostante una prima parte non sempre tagliente, Soapdish prende nella seconda parte un passo decisamente più spedito e pungente, e la satira sul mondo ipocrita della tv, piena zeppa di arrampicatori ed invidiosi, centra il bersaglio con acutezza.
Più che di Dallas o Dynasty si piglia gioco di Beautiful e Febbre d’amore, con personaggi che risuscitano, figli illegittimi, situazioni paradossali, spunti surreali, riflettori puntati addosso. Il cast si registra affiatato e incisivo: spadroneggia, senza strafare, una brillante Sally Field volutamente sopra le righe, affiancata da una frizzante Whoopi Goldberg come scrittrice di trame assolutamente incredibili, dagli aguzzi e divertiti Kevin Kline e Robert Downey Jr e dall’imprevedibile Cathy Moriarty. La scena della confessione su come stanno realmente le cose nel triangolo zia-amante-nipote, e che poi finisce per diventare l’evento televisivo dell’anno, è sublime. E bisogna riconoscere che il film ha previsto con anticipo, più che l’avvento del reality, la contaminazione del reality nella fiction. Insomma, un film, nel suo piccolo, seminale.
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