Regia di Andrei Tarkovsky vedi scheda film
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Con Offret Tarkovskij ci lascia sulla riva solitaria di quel mare a riflettere sul “perché” di quel bambino, uno dei tanti, piccoli esseri senza colpa messi al mondo per chissà quale storia da vivere.Ascoltare l’invocazione di Bach aiuta, non cambia le cose.
leggi la recensione completa di yumeFilm di quelli lunghi e pesanti ma visionabile nonostante tante cose ardue.voto.6.
commento di chribio1Quasi un testamento questa ultima pellicola del regista. Misteriosa, magmatica e avvolgente, è una parabola mistica in forma di preghiera sull'assenza di spiritualità nella nostra cultura occidentale ma al tempo stesso anche un apologo metafisico sulla paura dell'apocalisse nucleare limpido e solenne che si chiude con un invito alla speranza.
commento di (spopola) 1726792Immaginifico, disperante, apocalittico, metafisico. Voto 8.
commento di ezzo24E’ un po’ il testamento artistico e spirituale di Tarkovskij morto subito dopo le riprese.Sconvolgente apologo sul benessere e sulla ricchezza, sulla paura del nucleare che potrebbe portare alla fine del mondo.Il bergmaniano Erland Josephson (ma anche il direttore della fotografia è il preferito del regista svedese)per esorcizzare la fine del mondo
commento di marco bi7.5
commento di nico80non lo reggo. "Stalker", invece, era un bel film.
commento di bocchanL'ultimo film di Tarkovskij gioca molto sullo stato di angoscia dell'uomo.
commento di bamba