Regia di Shinya Tsukamoto vedi scheda film
Il corpo muta, si dimena, si smembra. La città è un organismo vivente pulsante (e fetido) rinchiuso dietro la sua sonnolenza di facciata. E' come un formicaio apparentemente immobile, ma che brulica freneticamente al minimo contatto. La distruzione del proprio habitat è imminente.
La regia è in stato di aritmia costante e l'iperventilazione immaginifica genera costanti mutazioni visivo-percettive.
Non chiamatelo sequel. Tetsuo II (The Body Hammer) è un corpo (mutante) a sé! Non è un organismo simbiotico del primo "capitolo".
Forse, non raggiungerà la potenza anarchico-esplosiva di Tetsuo (The Iron Man) e la carica sessuale risulterà appena vagheggiata, ma Tetsuo II mantiene una forza dirompente in cui le immagini, immerse in un quasi preponderante (e cupo) riflesso azzurrognolo, non danno quasi mai respiro allo spettatore, risucchiato da questo vortice epilettico di fotogrammi.
Shinya Tsukamoto è un colpo di mortaio contro una certa stasi espressiva (e percettiva) che affligge in troppi, addetti ai lavori e cinefili. Non tutti possono essere pronti a questo bombardamento in costante mutazione...
7,5
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