Regia di Alan Parker vedi scheda film
Non è facile valutare un 'opera come questa che si situa quasi sull'orlo del baratro del ridicolo involontario.E capisco anche che un film come questo possa dividere,lo si può appezzare molto od odiare.Difficile che susciti indifferenza.A me è piaciuto anche a una successiva visione a tanti anni di distanza.Mascherata da storia di amicizia che sfida la crudeltà del destino ,Birdy è un film che parla delle cicatrici lasciate dal Vietnam,sia quelle esterne visibili a tutti(quelle che ha l'amico di Birdy) ma soprattutto quelle interne,quelle che non vede nessuno ma che non guariscono mai ,o quasi.Birdy ha un'attrazione maniacale per il volo che ,chiuso nella sua stanzetta nel manicomio militare, diventa metafora del bisogno di libertà.In questa metafora è anche riassunto tutto lo spirito tipicamente anni 70 del rifiuto di qualsiasi tipo di guerra.Però ha chiuso ogni canale di comunicazione con l'esterno e quindi è solo grazie al suo amico che riesce a riconquistare la sua antica passione.Sono assai suggestive le sequenze del volo così come hanno solo valore squisitamente coreografico alcune pose plastiche di Modine,versione come mamma l'ha fatto,appollaiato in perfetto equilibrio sulla spalliera del letto.Forse Alan Parker non riesce a dosare perfettamente la retorica del suo materiale narrativo,i flashback tendono ad appesantire il tutto ma trovo perlomeno ingeneroso quanto scritto nella scheda di Filmtv.Ottimo Matthew Modine e anche Cage si dimostra all'altezza.Forse è un film più furbo che riuscito,rivolto in particolar modo ai giovani e a tutti quelli che vogliono ancora sognare...
a volte eccede in virtuosismi
ottima prova
all'inizio dlla sua carriera era proprio promettente
non male
prova da caratterista collaudato
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